Oggi pubblico la missiva inviata da una nostra concittadina alla Direzione generale della asl Rmg con riferimento ad un disservizio riscontrato.
Mi sembra un buon modo per migliorare le cose sobriamente, ma in modo incisivo.
Solo per cronaca aggiungo che la summenzionata Direzione ha risposto all’amica indicando un percorso di soluzione.
Ad maiora
“Un saluto a tutti coloro che mi leggono nella speranza che non cestinino prima di aver letto.
Sono una cittadina italiana di 44 anni, che si barcamena tra le tante difficolta’ come tanti altri come me (e che non hanno piu’ neanche la forza di lamentarsi ma tanta buona volonta’ nell’arrangiarsi come ogni buon Italiano).
Risiedo nel comune di Guidonia Montecelio da 30 anni ,ma oggi piu’ che mai sono pienamente insoddisfatta.
Martedi’ u.s. mi sono recata alla ASL RM G di appartenenza, tristemente nota ultimamente, a via del Gualandi, per eseguire uno dei vaccini obbligatori a mia figlia 15enne, e per la 3° volta non sono riuscita a farglielo somministrare, cio’ ha scatenato in me la rabbia considerando cio’ che ho visto sul posto ed il fatto che ho preso l’ennesimo permesso di lavoro.
Davanti a me c’erano mamme in fila dalla mattina alle 10.30 con i propri piccoli in braccio per attendere le 14.30, momento in cui venivano consegnati i 14 numeri che davano diritto a ricevere la vaccinazione; tutte coloro che non avrebbero preso il desiderato numeretto avrebbero dovuto far ritorno un’altro giorno (me compresa) non ho precisato che questo è il servizio di vaccinazioni pomeridiane che c’è 2 volte la settimana.
Com’è possibile in questa nostra societa’ dove i problemi maggiori sono quelli che le famiglie devono affrontare per arrivare a fine mese (per me personalmente che lavoro a part-time ed ho un marito che sta per laurearsi dopo un licenziamento avvenuto 3 anni fa), dove gli aiuti dagli enti non ci sono e se ci sono arrivano sempre ai piu’ furbi e non ai piu’ bisognosi, dove per farci ascoltare purtroppo dobbiamo alzare la voce, e vi assicuro che mi batto continuamente per il rispetto delle REGOLE perche’ sono una persona che ci crede e che lo ricorda continuamente ai figli. ,ma poi, si sente impotente quando succedono cose del genere.
La mia richiesta è quella di risolvere il risolvibile (non credo che il 2° comune del Lazio) possa far fronte alle richieste di vaccinazioni con le stesse 2 persone che c’erano 10 anni fa, e neanche è giusto che la gente che fa la fila sia costretta a stare in piedi davanti ad una porta chiusa senza la possibilita’ di fare una PRE-LISTA (come in tantissime altre strutture pubblice) l’era che stiamo vivendo è satura delle piu’ sofisticate tecnologie che pongono rimedio a molteplici problemi.
Credo che adoperando un po’ di buona volonta’ si trovi la soluzione e si ridia un po’ di fiducia a tutti noi.
Grata per l’ascolto che mi vorrete dare, saluto.”
mi trovo nella medesima situazione della signora:da settembre tento inutilmente di far somministrare un richiamo a mio figlio (all’epoca ancora quindicenne!) ed a tutt’oggi (10 gennaio) non ci sono riuscita dopo svariati tentativi!!!!
Qual è la buona iniziativa? Cosa è stato suggerito alla signora come soluzione dalla Direzione Generale? La sua missiva risale al 18 dicembre e la situazione è tale ormai da più di un anno! Cosa si aspetta a trovare una soluzione ad una situazione che è vergognosa?