Il Comune investe in cultura o, meglio, cura con interesse precipuo, quasi spasmodico, gli spazi riservati a questo settore. Non ci sarebbe nulla di male se così venissero risolti problemi ben più seri come le mense scolastiche, con annessi e connessi, e altre priorità; ci si occupa, invece, dei servizi igienici della Biblioteca (€ 1634) o delle piante per rendere più accogliente una delle tante scuole di Guidonia (€ 2329).
Ai cittadini , però, nel contempo, viene aumentata l’IMU (al 9% sulle seconde case) , l’addizionale comunale IRPEF e la TARSU (meglio conosciuta come tassa sull’immondizia). Ancora una volta, dunque, si spendono soldi del contribuente senza che a questi venga un qualsiasi vantaggio concreto. Mentre si tira a campare, le finanze del Comune vengono, ancora una volta, investite in opere, necessarie, ma non indispensabili e prioritarie rispetto ai reali bisogni della gente.
Ci auguriamo soltanto che questo modo allegro di gestire la cosa pubblica abbia al più presto fine con l’avvento di amministratori più oculati e più avvezzi a mettersi veramente al servizio dei cittadini, di “tutti i cittadini” con particolare attenzione alle fasce più deboli. I pochi allora dovranno far largo ai molti!
Ad maiora.