Il diritto-dovere del voto è l’espressione massima di una democrazia compiuta, come la nostra. Ma mai, come per l’appuntamento di domani e dopodomani, questo è vero. In un periodo storico, come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da una seria crisi economica , politica, sociale e morale, occorre fare una scelta per l’Italia, che ci tiri fuori dalla palude, in cui scelte politiche legittime, ma dissennate, ci hanno condotto.
Per un voto responsabile non dobbiamo farci attrarre da sirene, vecchie e nuove, che promettono tutto e il contrario di tutto, senza che vi siano reali possibilità di realizzazione, in quanto promesse farlocche.
E’ per questo che andare a votare diventa un imperativo categorico. Non si può mettere l’Italia in mano a chi, oltre alla protesta, non propone altro o a chi ha già dimostrato di non saper governare, a causa del delirio di onnipotenza o, peggio, di una politica, il cui obiettivo primario è stata la costante e assillante ricerca dell’utile personale sia a livello economico che giuridico.
L’unica valida alternativa al populismo o al gretto ideologismo è la proposta originale dei riformatori, che vogliono ricreare un nuovo Rinascimento fondato sulla “cultura, il talento, il lavoro”.
Questo nuovo sentire è incarnato nei programmi di Giulia Bongiorno, candidata a presidente della Regione Lazio in “Lista civica per Bongiorno presidente”.
In questa lista è candidato, come ho più volte ricordato, MARIO MEI, uno dei “riformatori” da preferire ad altri per l’onestà e l’affidabilità ampiamente dimostrate nel passato. Vi chiedo, ancora una volta, di dare a lui la vostra preferenza e quella dei vostri amici e familiari.
E’ per tutte queste ragioni che non bisogna disertare il voto: per non lasciare ad altri una scelta così importante per il futuro del Paese e della Regione Lazio e per modificare, dall’interno, il sistema, con atteggiamento costruttivo e propositivo. Ad maiora.