Felice di ritrovarvi dopo la pausa agostana. Un abbraccio a chi è ancora in vacanza, un abbraccio doppio a chi è già tornato al lavoro.
- Terremoto
Abbiamo nel cuore ancora il dolore di questi giorni. Un dolore che per intere famiglie non passerà mai. Un dolore che, però, non deve farci perdere la capacità di reagire, così con i fatti ha detto il popolo italiano artefice e protagonista di una bellissima vicenda di solidarietà così come hanno fatto tutte le istituzioni da quelle locali a quelle sovra comunali e nazionali in uno sforzo comune e comunitario come era necessario che accadesse.
E’ opportuno lavorare con tutti senza alcuna distinzione di colore politico per la ricostruzione di quei territori e ritengo che il progetto Casa Italia sia un progetto ben ideato e, speriamo, … ben realizzato.
Purtroppo anche la nostra Città ha pagato il prezzo in termini di vite umane a questo funesto evento con la morte di un’intera famiglia di Villalba (papà, mamma e figlia) con esclusione del figlio più grande intorno al quale si è stretta tutta la comunità cittadina in occasione delle esequie officiate dal Parroco Don Marco Ilari nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Popolo il 30 luglio e con la morte meno “rumorosa”, ma parimente devastante, di un giovane della frazione di Marco Simone, rimasto anch’egli sotto le macerie.
- Olimpiadi
Che spettacolo meraviglioso sono state le Olimpiadi. E non solo perché lo sport è capace di emozioni, perché il volley ti rapisce al punto da restare incollato fino all’ultima schiacciata, fino all’ultimo muro. Non solo perché quando senti l’inno di Mameli e vedi il tricolore lassù in cima ti senti fiero di appartenere ad una comunità di donne e di uomini. E non solo perché grandi eventi cambiano il volto delle città rendendole più efficienti e più pulite come avvenuto praticamente sempre, a cominciare dalla strepitosa esperienza di Barcellona 1992.
Le Olimpiadi sono state uno spettacolo meraviglioso perché dimostrano che lo sport e i suoi valori sono elementi chiave della nostra vita, sono parte della nostra anima.
E questo – contro ogni complottismo, contro ogni dietrologia, contro anche ogni terrorismo – dovrebbe essere il nostro sentire… il nostro slancio!
E forse i greci con la loro saggezza, che interrompevano persino le guerre durante i Giochi Olimpici, lo avevano capito prima di tutti.
Ho avuto modo già di scrivere sui social alcune considerazioni che qui riporto:
Nell’antica Grecia e comunque nel mondo antico agli atleti olimpici tutti, ma specie per coloro che si erano particolarmente distinti l’intero Paese riconosceva onori e riconoscenza.
Possiamo essere orgogliosi come concittadini di avere residente a Guidonia Montecelio nello specifico a La Botte la famiglia dei due fratelli Christian e Nicholas Presciutti, atleti che portano nel mondo il nome dell’Italia e anche di Guidonia Montecelio.
Una delle principali difficoltà del nostro territorio è riconoscersi in una identità comune, siamo una città giovane e in cerca di una vocazione o forse con troppe vocazioni.
Tuttavia eventi come questo: la conquista della medaglia di bronzo alle olimpiadi ad opera di nostri concittadini, ci deve riempire di gioia e certamente ci onora e rende lustro alla nostra comunità civica e forse fa più identità di mille politiche pubbliche.
Pertanto grazie ai “nostri” ragazzi… fiero di condividere con loro la medesima Città!
- Referendum costituzionale
Nel frattempo prosegue il mio impegno come coordinatore del comitato referendario civico “Guidonia Montecelio per il sì”
Sulle ragioni del mio sostegno a questa riforma costituzionale rimando a qualche considerazione che ho avanzato su queste pagine in un precedente post dal titolo “…le ragioni del sì”.
Invito tutti coloro che sono interessati ad impegnarsi su questo fronte a lasciare un messaggio sui profili social del comitato locale.
Questa non è la sfida del premier Renzi, ma quella di milioni di persone che vogliono ridurre gli sprechi della politica, rendere più semplici le istituzioni, evitare enti inutili e mantenere tutte le garanzie di pesi e contrappesi già presenti nella nostra Costituzione. Un’Italia più semplice e più forte sarà possibile se i cittadini lo vorranno.
Dipende da ciascuno di noi, non da uno solo, dunque, ma da un popolo.
I segnali di queste settimane sono davvero buoni.
Il comitato del Sì – a differenza di chi dice NO – ha raggiunto le firme necessarie alla presentazione in Cassazione (ne servivano mezzo milione, ne abbiamo avute quasi 600mila, circa il triplo degli altri)
Opportunamente ho evitato di scrivere di altro nei giorni dell’infausto terremoto del 24 agosto lasciando lo spazio al dolore, alla solidarietà individuale e collettiva, alla riflessione e per chi crede alla preghiera…
…oggi riprendendo l’attività consueta pubblico l’endorsement che ho fatto sul profilo ufficiale del Comitato Bastaunsì nazionale in attesa dell’ iniziativa pubblica he stiamo organizzando come comitato civico locale per spiegare, grazie ad un costituzionalista, i tratti salienti della riforma che saremo chiamati a ratificare nel prossimo autunno.
Che sia per il si o che sia per il no abbiamo l’obbligo, come cittadini, di arrivare al referendum consapevoli in modo tale che la democrazia diretta possa funzionare correttamente.
Endosement Aldo Cerroni Basta un sì
Per il resto… ad maiora