Crisi politica, “problemi risolti”. Il sindaco incassa dure reazioni dell’opposizione. Valeri dalla maggioranza fa la pagella di fine anno: “Finora amministrazione da 6- -”

24 giugno, 2010 Articolo tratto da “Lavocedelnordestromano.it”

 

GUIDONIA – “Nessuna crisi, solo un confronto sulla linea politica. Tutto già chiarito in maniera veloce”. Per il capogruppo Pdl Marco Bertucci l’allarme in maggioranza è rientrato e ora bisogna impegnarsi per tenete il timone dritto su “una corretta politica per il territorio”. Però sei ore di discussione non sono bastate ieri al Consiglio comunale di Guidonia per chiarire i contorni di una crisi politica che, dopo le forti dichiarazioni di sette consiglieri del Pdl (in un comunicato stampa descrivevano “una  lobby minoritaria interna alla maggioranza che pensa a gestire l’amministrazione comunale come una propria azienda” chiedendo al sindaco di “debellarla” insieme “al clientelismo, alle spese folli e alle assunzioni facili”) aveva visto il sindaco rititare tutte le deleghe agli assessori in vista di una verifica. Deleghe che non sono state ancora redistribuite, ma, sempre per Bertucci, “solo perché stiamo cercando di valutare le giuste competenze”. E se per il sindaco Rubeis i malumori nella sua maggioranza sono nati per la difficoltà dei sette di “approvare i debiti fuori bilancio prodotti dalla vecchia amministrazione per 14 milioni di euro”, Mario Valeri (uno dei sette) nel suo intervento rappresenta una situazione diversa: “Il voto che do a questo anno di governo Rubeis è 6 meno meno. Abbiamo dato, con un documento chiaro che non ha bisogno di interpretazioni perché è scritto, un contributo forte perché si arrivi a 9 e ci si possa riproporre ancora alla guida della città. Per fare questo dobbiamo risolvere i bisogni della gente e quindi ballare di meno e intervenire di più sul sociale. Quando diciamo queste cose non siamo dissidenti, lanciamo una proposta. Su questo, facendo sintesi con il capogruppo, ci siamo confrontati e ritrovati d’accordo”.
Dure le reazioni dell’opposizione al discorso del sindaco. Per l’ex sindaco Filippo Lippiello (Api) quella messa in campo “è una dinamica folle. C’è un documento scritto che evidenzia pecche di gestione e mancata collegialità. Non si possono fare capriole per trasformarlo in un’accusa a chi è venuto prima. Serve un po’ di dignità. Si portano i debiti fuori bilancio senza fornire i documenti ai consiglieri e senza prendere in considerazione la mia mozione in proposito. E intanto si fa pianificazione urbanistica a colpi di giunta e all’oscuro del Consiglio. Sui concorsi, se aveste un minimo di pudore, stareste zitti”. (24 giugno 2010 – La Voce del Nord Est Romano)

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