In questi giorni, in occasione della votazione in Consiglio regionale della P.L. 168/2011, riforma della legge cave con riferimento alle proroghe delle attività autorizzate, in regola e il cui progetto di escavazione non sia esaurito, il Sindaco Rubeis, in preda ad un delirio autoreferenziale, ha rilasciato dichiarazioni eccessive e disgustose.
Fra le tante amenità e le imprecisioni da incompetente, su cui si è dilungato, ha strumentalizzato la questione delle subsidenze, che ha riguardato e riguarda il territorio di Villalba dopo aver taciuto, sulla questione medesima, per circa due anni.
Oltre il disgusto che si prova nel verificare come un Sindaco strumentalizzi questioni importanti e gravi, che determinano la sofferenza di molta gente, tale contegno ha esplicitato (finalmente n.d.r.) una strategia, che gli addetti ai lavori ben conoscono, di attacco alle attività estrattive non per scrupoli ambientalisti, che l’architetto – cementificatore Rubeis non ha mai avuto, pur avendoli millantati per diverso tempo, ma per esigenze di parte nella ormai annosa “guerra dell’acqua” fra le Cave e le terme.
E’ fatto notorio, infatti, che l’architetto Rubeis sia tecnico “interessato” alle vicende del socio privato delle Terme di Roma ex “aque albule” e che in diverse occasioni ne abbia curato anche alcune progettazioni sia a Guidonia Montecelio che a Tivoli.
Altra questione: con la delibera di Giunta n. 277 del 18 novembre 2010, lo stesso Sindaco Rubeis si determinava, in assenza di decisioni della Consulta regionale cave, a prorogare le autorizzazioni, sua sponte, nei medesimi termini previsti dalla proposta di Legge in discussione in Consiglio regionale.
Questo è veramente troppo. Rubeis terrorizza le imprese e i lavoratori delle cave, strumentalizza coloro che subiscono il problema subsidenza, senza essersene fin qui occupato e sostiene attività (che potrebbero benissimo convivere), ma che hanno sviluppo nel territorio del Comune di Tivoli e le società nel Comune di Roma e per di più si sostituisce alla Regione e proroga le attività estrattive (magari perché in quel momento qualche imprenditore del settore glielo chiede).
D’altra parte è difficile aspettarsi la tutela degli interessi del territorio di Guidonia da parte di chi risiede nel Comune di San Polo dei Cavalieri, ed è cerchiobottista per natura e non decisore e competente come vorrebbe far pensare.
Ad maiora