VERSO LA TERZA REPUBBLICA

Nel rinnovarvi gli auguri di un sereno 2013, approfitto per fare con voi alcune riflessioni.

E’ giunta l’ora di tornare alla politica alta. Il terzo polo di cui, con estrema coerenza, io continuo a far parte, intende aderire all’ iniziativa di forze politiche  e della società civile, che fanno riferimento  all’ Agenda Monti. Il Presidente del Consiglio uscente, infatti, a mio modo di vedere,  è l’unico in grado di garantire il benessere economico e sociale degli italiani, l’unico in grado di fare serie riforme istituzionali e  l’unico capace di  far comprendere agli italiani  che il populismo e la demagogia, adottati da qualche ciarlatano di turno, non sono finalizzati al vero bene del Paese. Essi sono, al contrario, specchietto per le allodole con lo   scopo della  ricerca del consenso, relativamente  al numero e non  alla sostanza. La politica alta, invece, si fonda su una forte dose di realismo,  soprattutto quando si occupa di scelte, che  incidono direttamente sulla vita della gente. Delle promesse miracolose , quelle che hanno portato il Paese sull’orlo del baratro, abbiamo fatto, purtroppo,  esperienza.

Credibilità, affidabilità e intelligenza politica, invece,  sono le caratteristiche che il movimento,  guidato da Mario Monti,  offre in dote a tutti i cittadini di buona volontà, con l’impegno primario del bene comune senza infingimenti, secondi fini o interessi personali.

In attesa di sviluppi successivi di questa buona politica,  a breve termine, serriamo le fila e  facciamoci trovare pronti a iniziare un’avventura , che ha tutti i caratteri della concretezza e l’ambizione di risolvere gradualmente, ma con una notevole percentuale di riuscita, i problemi, talora dolorosi , con i quali, purtroppo, siamo costretti quotidianamente a confrontarci.

Sarò puntuale, essendo ormai alle porte sia le elezioni nazionali che regionali, nell’informarvi sull’evoluzione di questo nuovo progetto politico,  a cui io intendo , con consapevolezza, aderire.

Ad maiora.

Please follow and like us:
error

AUGURI


Natale 2012
Natale 2012

In occasione delle prossime festività,  mi è gradito augurare a voi tutti un Buon Natale e un Felice 2013, con la speranza che il momento difficile, che stiamo attraversando,  possa al più presto finire  così da tornare,  nel più breve tempo possibile , a crescere  e a progettare  il futuro,  per voi e per i vostri figli, su basi più solide .
Ad maiora!

Please follow and like us:
error

Alcune riflessioni.

Moltissimi italiani si interrogano verso chi indirizzare il loro voto, nel caotico rincorrersi di promesse elettorali fuori controllo. Occorre che vi sia chiarezza, in modo che le scelte legittime di ogni cittadino si basino più sui contenuti reali  che sui proclami del banditore di turno.

Ecco perché la svolta, quella vera, deve avere i caratteri marcati della “discontinuità costruttiva nei comportamenti, nella competenza, nel senso di responsabilità e di onestà” e, soprattutto,  il futuro governo dovrà avere come primario l’obiettivo di dire la verità al paese, che, anche per questo, oggi preferisce l’astensione alla partecipazione.

Il lavoro del futuro governo dovrà essere costituente cioè dovrà riscrivere le regole, ridisegnare tutti i meccanismi di funzionamento dello Stato e riconciliare i cittadini con le istituzioni, per dar luogo, così,  a una terza repubblica.

La riconquistata credibilità dell’Italia in Europa e nel mondo  dovrà essere consolidata e dovrà essere determinante la lotta contro qualsiasi tentazione di populismo gretto e becero, quello, per intenderci, che alimenta l’antipolitica .

Non dovranno essere cancellate le cose positive del governo Monti,  dovranno, anzi, essere  riaffermate,  con particolare riguardo alla crescita economica e sociale,  cosa che, data l’esiguità del tempo sua disposizione,il governo in carica non è riuscito a portare a termine.

Le riflessioni , di cui sopra, disegnano un’Italia autenticamente liberale, popolare e riformista, tutti ingredienti che mi inducono a credere fermamente a questo progetto, anche perché questi traguardi sono gli stessi che il terzo polo ha cercato fin qui di raggiungere , pur all’interno di un quadro politico incerto, confuso e talora inquinato.

Occorre pensare in grande, ma senza perdere di vista la concretezza delle scelte e soprattutto pensando al futuro con l’idea di uscire fuori dalla mischia per proporre e, soprattutto,poi,  attuare, senza se e senza ma, quanto promesso  ai cittadini.

Vorrei, carissimi, che questa nuova idea dell’Italia, che io condivido, induca anche voi a fare, con me, le scelte che contano, quelle scelte, cioè,  che, proprio perché in grado di risolvere i reali problemi dei cittadini, potranno portare il Paese, completamente rinnovato, verso un approdo sicuro.

Ad maiora.

Please follow and like us:
error

In margine alle elezioni siciliane…

Non c’è dubbio che in Sicilia è accaduto qualcosa di nuovo… anzi d’antico. Il ritorno alla buona politica, infatti, ha sancito il successo dell’alleanza UDC- PD, come a dire che il progetto  innovativo dell’alleanza tra moderati e progressisti è risultato vincente. L’idea, poi,  di raccogliere i moderati, a livello nazionale, nel contenitore LISTA PER L’ITALIA  potrà essere sicuramente un valore aggiunto e  potrebbe a breve consentire una svolta politica di grande rilievo.

E’ l’unica linea, del resto, che è in grado di creare una sintesi virtuosa tra il passato e il presente, costruendo un soggetto politico caratterizzato da elementi di assoluta novità.

Società civile, mondo politico e della finanza  si dovranno presentare tutti uniti per costruire un’Italia nuova, modificando radicalmente gli attuali  fondamentali della gestione della cosa pubblica: più attenzione alle esigenze concrete della gente, meno sprechi nell’ amministrazione della cosa pubblica, più lotta all’evasione fiscale, meno facilitazioni per giungere a ricoprire posti di responsabilità e di potere, più equità fiscale, più partecipazione  o, meglio, compartecipazione dei cittadini alle grandi scelte che lo coinvolgono in prima persona, più attenzione ai giovani e al mondo del lavoro, abbandono delle logiche personalistiche nella gestione del potere  per consentire il  trionfo della politica come servizio. L’agenda Monti dovrà, per questo, costituire, all’interno di questo progetto, la base su cui elaborare un percorso virtuoso definitivo e radicale per il bene concreto del Paese.

Ma torniamo al voto in Sicilia. La sconfitta di   IDV e Vendola è un chiaro indizio che  una loro futura alleanza con il PD è in bilico. Ciò agevola la possibilità di un incontro per una futura alleanza tra moderati (riuniti nel grande e variegato contenitore della Lista per l’Italia) e i progressisti. E non è il “compromesso storico” di superata memoria, quanto un’aggregazione per governare l’italia con una sintesi perfetta tra il mondo liberal-democratico e social- democratico, che, come dicono anche questi acronimi, mette in primo piano la scelta della democrazia, quella sancita in modo mirabile nella nostra meravigliosa e sempre attuale Costituzione.

E’ per questa ragione che ritengo tale approdo l’unica soluzione per il nostro Paese.  Del resto, da anni. ormai, lavoro per un’aggregazione di centro , di un  centro che sappia dialogare con le migliori forze della sinistra democratica. In questa direzione sta andando l’UDC… e spero che il percorso sarà agile e serio.

Ad maiora.

Please follow and like us:
error

Api… un partito mai nato!

Riporto di seguito le parole che ho scritto ad un giovane e preparato militante che mi interrogava su cosa avrei fatto a seguito dell’abbandono da parte di Rutelli  dell’ipotesi Terzo Polo per tornare a fianco del PD in una coalizione di sinistra – centro.

Api era nata nel segno di una tensione consapevole e lucida, sempre ispirata alle convincenti e condivise parole del Presidente Rutelli che “non si devono rincorrere le analisi e le ricette di un passato di sinistra… Occorrono soluzioni nuove, cui dare anche nomi nuovi”.

Nasce e si sviluppa su questa linea, volta al superamento delle stantie e dannose categorie politiche, che hanno contraddistinto gli ultimi venti anni della politica nazionale, nella cosciente e ormai diffusa considerazione che questo bipolarismo muscolare, oltre ad essere dannoso, risulta oggi superato.

Oggi non è più chiaro il progetto politico che è alla base delle recenti scelte e che probabilmente sarà l’orizzonte costitutivo delle prossime. Noi di Guidonia,  e non solo noi, non abbiamo condiviso, in seno all’Assemblea nazionale del Partito, il ritorno al passato né tantomeno la nostra adesione alle primarie del centro – sinistra, dovendoci – tra l’altro – scoprire ospiti, nel migliore dei casi tollerati. Noi non possiamo stare su questa linea politica di retroguardia ed opposta a quella che rappresentava la matrice culturale ispirativa di Alleanza per l’Italia.

La rispettiamo, ma non è la nostra. Non si può uscire da un partito, che si ritiene mai nato e poi partecipare ai riti del centro sinistra dimenticandosi che, per tre anni, difficili e per taluni aspetti dolorosi, si è contestato il Bipolarismo e si è lavorato per il Terzo Polo, rectius Nuovo Polo.

Intendiamo, invece, rafforzare il nostro impegno, volto alla costruzione di una terza via, alternativa allo schematismo semplificato ed insufficiente di questa politica italiana ed intendiamo garantire ogni sforzo ed energia all’impegno che insieme abbiamo assunto: assicurare ai democratici, moderati e riformisti italiani una nuova proposta politica “imperniata sul rifiuto di ogni demagogia e populismo, che parli il linguaggio della verità e della serietà”.Un’impresa plurale da condividere con altri, per dare all’Italia una prospettiva di governo stabile e forte, “capace di ascoltare le fasce deboli della nostra popolazione e di modernizzare un Paese” che merita di più di quanto fin qui è stato fatto.

Personalmente,  mi spiace non poter condividere il percorso politico con persone stimabili, ma considero il PD un fenomeno da baraccone, una sorta di uomo con 4 gambe o con tre braccia da esibire al circo come si faceva fino a cinquant’anni fa.

Ad maiora

Please follow and like us:
error

API e le scelte per il futuro.

Un caro saluto a tutti!

Dopo il periodo estivo, torno per mettervi al corrente, nel caotico riordino della politica e dei partiti, sulle tendenziali scelte di API per il futuro.

Premesso che il complesso quadro politico in continuo movimento non consente, per ora, approdi definitivi, il senso del nostro progetto politico è contenuto nelle affermazioni dei componenti del gruppo consiliare API alla Regione Lazio, che di seguito riporto:

COMUNICATO STAMPA

API: Mei, Caprari e Vigna: “Si chiarisca progetto politico”

“Alla luce delle ultime dichiarazioni del Presidente Francesco Rutelli, riteniamo che all’interno di Alleanza per l’Italia debba essere fatta chiarezza sul progetto politico che è alla base delle future scelte”: lo dichiarano, in un comunicato congiunto, i Capigruppo ApI in Consiglio regionale, provinciale e comunale, Mario Mei, Massimo Caprari e Salvatore Vigna. “Abbiamo sposato con entusiasmo il programma politico di Alleanza per l’Italia – proseguono Mei, Caprari e Vigna – perché convinti della fine della stagione del bipolarismo muscolare e per favorire la nascita di un polo alternativo moderato e riformista. Abbiamo pertanto il diritto di capire se questo disegno politico è tuttora valido o se si stanno percorrendo altre strade”. “Riteniamo inoltre che questo non sia il momento per parlare di scelte di campo o di approdi, ma al contrario di valutare all’interno degli organismi di partito temi quali i valori, la politica economica, i rapporti con l’Europa, l’agenda Monti e così via. Siamo fermamente convinti – concludono Mei, Caprari e Vigna – che mai come in questo periodo storico, contrassegnato da grave crisi economica e sociale, vadano intensificati i rapporti con il territorio e con i cittadini per confrontarsi sulle riforme necessarie al Paese, senza affidarsi alla mera logica delle primarie”.

Roma, 14 settembre 2012

Da quanto riferito da  esponenti di rilievo del nostro partito, firmatari del comunicato stampa , di cui sopra,  si evince che gli interrogativi circa il futuro della nostra componente politica sono cogenti: siamo usciti dal terzo polo? E se sì, il nostro progetto politico è ancora valido?  Quali saranno i nostri ancoraggi futuri, data la premessa della validità indiscussa dei valori e delle idee che abbiamo portato avanti, con entusiasmo, fin qui? e le primarie sono davvero prioritarie rispetto alla risoluzione dei gravi problemi economici e sociali che attanagliano il Paese?

Anch’io, con voi,  ci poniamo gli stessi interrogativi, perché dopo un periodo di tirocinio, si passi finalmente a gestire la politica in termini reali, presentandoci come un partito in grado di contribuire in modo determinante al governo del paese. Anche noi ci chiediamo: “Finito il bipolarismo muscolare, si favorirà, in alternativa,  la nascita di un polo moderato e riformista?” Lo vorremmo sapere al più presto.

Vi aggiornerò, in seguito,  sugli sviluppi di una scelta politica condivisa. Nel frattempo, vi invito a esprimere sul mio blog le vostre idee  in proposito.

Ad maiora!

Please follow and like us:
error

Un Bilancio col BOTTO!

Per giudicare il Bilancio approvato dalla Maggioranza Rubeis  lo scorso 11 luglio dovrei utilizzare i termini con cui il Presidente di Confindustria ha apostrofato la recente riforma del lavoro ossia “una boiata”, ma sarei ingeneroso nei riguardi della riforma Fornero, che, perlomeno, tenta di fornire una prospettiva ad un futuro incerto.

Non critico le nuove tasse di per sé, critico il fatto che queste nuove tasse, ossia + 15% della TARSU, +030% dell’addizionale comunale, 9 per mille sulle seconde case ed attività produttive, non siano utilizzate per far fronte ad uno squilibrio di Bilancio, ma solo per finanziare nuove spese del tutto irrazionali, inutili ed eticamente inopportune.

L’amministrazione fa il coccodrillo e piange, ma la preda è già stata divorata e la preda sono i cittadini di Guidonia Montecelio

La Giunta Rubeis ha lavorato per questo Bilancio come un ragioniere. Ha chiesto ai diversi Assessorati quali erano state le spese del 2011, ha compiuto un “copia ed incolla” ed ha costruito il Bilancio di previsione 2012, che tra l’altro è stato votato a luglio 2012, alla faccia della previsione!

Fatto questo, alcuni Assessori “forti” sono riusciti a far aggiungere sul settore di competenza ulteriori fondi per finanziare una politica clientelare fatta di sagre e staff.

La copertura è stata trovata con l’innalzamento della pressione fiscale, che va a colmare gli sprechi. Un esempio per tutti è il servizio di riscossione tributi dato all’esterno: poteva essere gestito con risorse interne e con notevole risparmio. Una vera e propria regalia, insomma, fatta anche con pressappochismo, con una sequenza di atti giuridicamente viziati annullabili.

Il mio giudizio è negativo nel merito, poiché ci sonoBilancio 2012 2 più tasse, meno servizi e più spese folli, ma anche nel metodo, poiché la Maggioranza ha voluto contingentare i tempi del dibattito in Aula e si è mostrata ostile e chiusa a qualsiasi interlocuzione con una Minoranza costruttiva, che su molti temi aveva presentato emendamenti non ostruzionistici. Basta pensare alla richiesta di abbattimento di aliquota per le abitazioni date in comodato gratuito ai figli, o agli incentivi alle PMI, o ancora alla cancellazione dei diritti d’istruttoria per gli esercizi commerciali. Tutti rigettati! Emendamenti che tentavano di dare un’anima ad un bilancio recessivo e senza strategia che in questa contingenza di crisi e di tassazione da record cala la mannaia anche a livello locale su Piccole e medie imprese, cittadini e sul ceto medio sempre meno medio e sempre più povero.

Insomma si è conclusa la spinta propulsiva dell’Amministrazione Rubeis, che naviga in un vuoto di idee e contenuti e non propone soluzioni, ma ingigantisce i problemi.

Please follow and like us:
error

Api, gli emendamenti al bilancio e il buon governo

Alleanza per l’Italia, con forza,  ha fatto sentire,  ancora una volta, la sua voce in sede di approvazione del bilancio, proponendo emendamenti, che consentano ai cittadini di vedere garantiti i loro diritti e assicurate prestazioni mirate e non fittizie.

Ma veniamo al dunque.

Questi, in sintesi, gli emendamenti presentati , tutti volti al sociale:

  1. Tagli su:

–          Gestione

–          Consulenze

–          Spesa corrente

–          Pagamenti parcelle avvocati esterni

–          Manutenzioni  e acquisto di beni e servizi per reinvestire nell’assistenza alle famiglie in difficoltà, numerose o con minori disagiati

  1. Creazione e incentivazione di:

–          Fondi a sostegno dei malati di SLA (sindrome laterale amniotrofica)e per la loro assistenza domiciliare

–          Appoggio a nuclei familiari con figli portatori di handicap

  1. Poi:

–          Polizza assicurativa per anziani vittime di furti o scippi

–          Smaltimento di palme colpite dal punteruolo rosso

–          Adeguamento delle barriere architettoniche

–          Manutenzione straordinaria della rete viaria di Villanova-La Botte

–          Revisione la ribasso delle aliquote e addizionali

–          Per l’IMU 2^ casa: deroga per alloggi occupati da figli o congiunti fino al 2° grado di parentela

Come potete vedere da questo prospetto, API  e il sottoscritto  in primis si preoccupano di rappresentare e sostenere le reali esigenze dei cittadini.

Questa, se le nostre proposte venissero accolte, sarebbe la vera festa  per noi cittadini, e non quelle che, non sempre motivate, questa Amministrazione ci propina con asfissiante regolarità per tutto il corso dell’anno e che portano quasi sempre allo spreco del denaro pubblico, cioè del nostro denaro.

Occorre un buon governo in grado di perseguire non  i propri interessi, ma quelli dei cittadini in spirito di servizio.

Ad maiora.

Please follow and like us:
error

Al Comune l’unica certezza è la festa di S. Paganino

Il Comune investe in cultura o, meglio, cura con interesse precipuo, quasi spasmodico, gli spazi riservati a questo settore. Non ci sarebbe nulla di male se così venissero risolti problemi ben più seri  come le mense scolastiche,  con annessi e connessi, e altre priorità; ci si occupa, invece,   dei servizi igienici della Biblioteca  (€ 1634) o delle piante per rendere più accogliente una delle tante scuole di Guidonia (€ 2329).

Ai cittadini , però, nel contempo, viene aumentata l’IMU (al 9% sulle seconde case) , l’addizionale comunale IRPEF e la TARSU (meglio conosciuta come tassa sull’immondizia). Ancora una volta, dunque, si spendono soldi del contribuente senza che a questi venga un qualsiasi vantaggio concreto. Mentre si tira a campare, le finanze del Comune vengono, ancora una volta,  investite in opere, necessarie, ma non indispensabili e  prioritarie rispetto ai reali bisogni della gente.

Ci auguriamo soltanto che questo modo allegro di gestire la cosa pubblica abbia al più presto fine con l’avvento di amministratori più oculati e più avvezzi a mettersi veramente al servizio dei cittadini, di “tutti i cittadini” con particolare attenzione alle fasce più deboli. I pochi allora dovranno far largo ai molti!

Ad maiora.

Please follow and like us:
error