Parentopoli

Ho assistito ieri sera su Rai 3 al programma di Iacona “Presa diretta”, in cui con sobrietà e dando la parola ai protagonisti, pur se con una tesi precostituita si dava conto di una vicenda che interessa l’Italia, Roma e ahinoi anche la Nostra Guidonia Montecelio.

Trattasi dell c.d. “Parentopoli” specie in ATAC ed AMA, che vede entrare prepotentemente nella cronaca nazionale personaggi della politica guidoniana.

Non voglio fare assolutamente dei facili moralismi, ma ciò che sorprende è la dimensione delle vicende in questione e la tranquillità con cui esponenti politici locali ne parlano rivendicando i successi del proprio governo.

Mi riferisco in particolare al “Catone il censore de noantri” – Rubeis, che intervistato insieme ad un paio dei suoi assessori, invece di stigmatizzare le vicende (sempre che vi siano degli illeciti) rivendicava la trasparenza e la correttezza della sua gestione.

Se non fosse che uno dei primi atti dell’Amministrazione Rubeis è stato lo svolgimento di Concorsi in cui furono assunti parenti, affini e amici di turno dei maggiorenti locali, pratica contro la quale lo stesso Sindaco si era scagliato pochi mesi prima.

Il fenomeno descritto dal programma oltre a profilare ipotesi di voto di scambio evidenza profili di cattiva ed inadeguata amministrazione. I conti in rosso delle aziende, ad esempio, come la mancanza di autisti a fronte di chiamate dirette per più di 850 dipendenti in soli due anni.

Un’illegalità o presunta tale, diffusa, che – ed è questo l’elemento di maggiore inquietudine – non indigna e viene letta come una pagina normale della cronaca politica con nessuno che ne prenda seriamente le distanze.

Forse perché non può farlo?

Mala tempora currunt dicevano i saggi Latini, ma puntualmente aggiungevano ad maiora

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San Valentino – Assemblea regionale

Ieri, giorno dedicato agli innamorati, si è tenuta all’Eur,  presso l’Hotel dei Congressi,  la Terza assemblea regionale di API (Alleanza per l’Italia).

In una sala gremita all’inverosimile e in un’atmosfera accogliente e vivace,  era presente anche un nutrito gruppo di Dirigenti di Guidonia Montecelio.

Io ho partecipato e debbo rilevare,  con soddisfazione,  che il livello complessivo degli interventi è stato più che soddisfacente.

Si è parlato della crescita del Partito, di fatto inarrestabile fin dall’inizio di questa difficile avventura, delle elezioni amministrative alle porte, che riguardano numerosi Comuni anche in Provincia di Roma,  in ognuno dei quali ci sarà la presenza qualificata e qualificante (ndr) di API.

Abbiamo ribadito l’esigenza, che fin qui è stata rispettata, di un contatto continuo con i territori e si è deciso, date le richieste e i nuovi autorevoli ingressi, di riaprire il tesseramento.

Si è annunciato l’ingresso,  oltre che di Riccardo Milana,  anche di Enrico Boselli, che di certo sapranno arricchire il dibattito e l’elaborazione concettuale della dirigenza nazionale.

Una sensazione diffusa di compattezza e concretezza,  a cui in API siamo ormai abituati, ma che si è persa in tutte le altre forze politiche.

Grazie e buon lavoro a tutti!

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Il nuovo anno!

Chiedo venia a tutti gli attenti lettori di queste pagine per la prolungata assenza.

Molti di voi mi hanno chiamato, altri addirittura scritto, per sincerarsi che nulla mi fosse successo.

Solo il carico di lavoro e un po’ di pigrizia intellettuale, in effetti, mi ha tenuto lontano dal blog e dalla necessità – insita nello strumento – che lo stesso sia costantemente aggiornato.

In questo mese sono successe molte cose sotto il profilo politico, sia a livello nazionale che locale. Cercherò nei prossimi post di mettervi al corrente di tutto, per quanto possibile!

Mi preme qui far riferimento a poche cose da subito.

Sul livello Partito saluto con soddisfazione l’ingresso in API del senatore Riccardo Milana e con lui del Consigliere regionale Mario Mei, del Consigliere provinciale Caprari, del Presidente del XVI municipio De Giusti, dell’Assessore provinciale Prestipino e del Consigliere comunale Vigna, oltre che di una serie di amministratori locali specie nei Municipi romani, che certamente sapranno rendere l’azione del nostro partito più incisiva sui territori.

Questo gruppo di persone rende più folta la schiera degli amministratori di questo nuovo soggetto politico e ci significa che la strada intrapresa è quella giusta. Accanto a questo le relazioni con UDC e FLI a tutti i livelli istituzionali si vanno rafforzando e anche questo è, a mio avviso, è un segnale più che positivo.

A livello locale segnaliamo una Maggioranza in fibrillazione, che a gran voce chiede al Sindaco Rubeis un rimpasto di Giunta, che sarebbe utile a rilanciare l’azione amministrativa. C’è stata la certificazione anche in Consiglio comunale del giudizio assolutamente negativo che la Città ha nei confronti di questa squadra di governo e la necessità, ci sembra non più eludibile, di cambiare passo così come chiedono i colleghi più consapevoli della Maggioranza consiliare.

Noi siamo vigili in un ruolo di opposizione attenta, ma mai demagocica,  in un’assisse consiliare in cui, purtroppo, il Presidente Sassano mortifica il ruolo dei Consiglieri e dell’Aula nel suo complesso.

Ad maiora

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Ora spunta il terzo polo e RUTELLI sorride di Alberto Di Majo

Il leader di Api, Francesco Rutelli, sorride. Sembra strano nella giornata in cui Berlusconi ha incassato la vittoria su Fini e in cui l’opposizione, Idv in testa, esce piuttosto malconcia. Certo la questione politica resta, tre voti non garantiscono la stabilità al governo. Tuttavia il presidente del Consiglio ha ancora una volta ribaltato il pronostico. E se anche Nichi Vendola, che nel pomeriggio si aggira nei corridoi della Camera con l’ex segretario del Prc Franco Giordano, mostra preoccupazione, Rutelli è ottimista. E sorride.

Sì perché la «morte politica» di Fini come alleato del Pdl fa nascere il terzo polo. Ecco perché sorride Rutelli. Ai fedelissimi ha detto: «Meglio essere arrabbiati per 48 ore e poi avere una prospettiva politica che brindare per 48 ore alla caduta del governo Berlusconi e poi perdere di nuovo». Il ragionamento del numero uno di Api è chiaro: lo strappo di Fini e dei suoi apre una pagina politica nuova. A questo punto il presidente della Camera ha un unico orizzonte di fronte a sé, quello di costruire un’alternativa all’asse Pdl-Lega e alla Sinistra. Cioè un polo in cui possano convergere i moderati che provengono da destra (Fli), dal centro (Udc) e dalla sinistra (Api). Una scommessa che Rutelli è sicuro di vincere. Ne è convinto anche Bruno Tabacci (Api) per cui «il terzo polo esce rafforzato dal voto. Questi 85 voti che si sono espressi con un sì alla mozione di sfiducia ci sono.

Possono essere 84 o 83, ma la sostanza è quella. Se questi voti si muovono come un soggetto politico nuovo trascinano anche il resto dell’opposizione e non c’è dubbio che diventano un ancoraggio fondamentale per gli elettori italiani». I finiani la vedono allo stesso modo: «Oggi di fatto prende forma il nuovo polo dei moderati nel centrodestra, un progetto di lungo respiro» spiega Adolfo Urso. Ma se Futuro e Libertà è «costretta» a guardare al terzo polo, sono diverse le condizioni in cui si trova il movimento guidato da Casini. Del resto Berlusconi sembra pronto a favorire un allargamento della maggioranza: «Lo esamineremo, non lo escludo a priori». Conquistare i deputati centristi, in effetti, sarebbe la svolta per Pdl e Lega a Montecitorio. Non è un caso che il premier non escluda la possibilità di una crisi pilotata e di aperture programmatiche sulla legge elettorale e su interventi in favore delle famiglie. In fondo, ragiona Berlusconi, inizialmente da Casini era arrivata la richiesta di «dichiarare il fallimento dell’attuale governo, ma io non me la sono sentita».

Ora, «esamineremo» le proposte di un allargamento del governo. Non chiude la porta ai centristi neppure il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, che esclude il «veto», anche se, come ha fatto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ricorda che l’Udc non ha votato il federalismo. In effetti Casini potrebbe essere tentato da eventuali offerte del Cavaliere ma perché dovrebbe accettare? Per rischiare di restare (pure lui) ostaggio della Lega? Invece nel terzo polo Casini sarebbe il leader inevitabile. Né Fini né Rutelli sono in grado ormai di contendergli il consenso. Sembra davvero un’ipotesi verosimile, tanto che il numero uno dell’Udc rimanda al mittente le offerte del premier. Casini ricorda che «per dar vita ad un governo di responsabilità più ampio abbiamo chiesto a Berlusconi di dimettersi prima o dopo il voto alla Camera» ma il presidente del Consiglio «ha ritenuto di non ascoltare il nostro consiglio» e «peraltro ha ottenuto la fiducia che voleva, per tre voti». Dunque ora Berlusconi «ha solo il dovere di governare.

Se non sarà in grado di farlo, si è lasciata aperta solo una strada: costringere irresponsabilmente il Paese alle elezioni. Sia chiaro che in quel caso siamo pronti a presentare agli italiani una proposta di governo alternativa al Pdl e al Pd». Un’alternativa «naturalmente, concertata con le altre personalità e forze politiche che hanno condiviso la nostra mozione», ovvero Fli, Api e Mpa. Poteva essere più chiaro? Insomma il terzo polo nasce adesso anche se c’è chi pensa ancora che sia «inesistente» (come Parisi del Pd e Romano del Pid) o morto prima di nascere. Rutelli non ci pensa e sorride.

 Alberto Di Majo

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Guidonia e la campagna adesioni ad API

Con grande orgoglio sottolineo, per Guidonia Montecelio,  un risultato importante e significativo,  con riferimento alla campagna di adesioni, che si è chiusa il 30 Novembre u.s.

Guidonia risulta, dopo Roma, soddisfatta per questo risultato, così come per la manifestazione dello scorso 29 Novembre, che,  fra i tanti aderenti e simpatizzanti,  ha visto la partecipazione del Presidente API Sen. Francesco Rutelli, il quale, con pacatezza e preparazione,  ci ha dimostrato i dati del fallimento del bipolarismo e della politica dell’attuale governo.

Un incontro alto, sobrio e partecipato del quale ringrazio tutti coloro che non ho avuto la possibilità di intercettare la sera stessa.

Ad maiora

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RUTELLI A GUIDONIA il 29 Novembre 2010

Sono fiero e soddisfatto di poter annunciare che il prossimo 29 Novembre,  presso il Grand Hotel Duca d’Este,  l’API di Guidonia organizza la sua prima iniziativa pubblica.

Presiederà alla stessa il Sen. FRANCESCO RUTELLI, Segretario nazionale di Alleanza per l’Italia.

L’occasione propizia è quella della chiusura della campagna adesioni ALLEATI CON NOI di Alleanza per l’Italia.

Un segno emblematico di come Guidonia Montecelio rivesta per Alleanza per l’Italia un ruolo fondamentale e di come questa attenzione significativa non possa che essere foriera di successi inaspettati per il nostro partito sul territorio.

Per adesso registriamo un successo di adesioni. In molti hanno richiesto la “tessera”, tanto da sorprendere i dirigenti stessi.

E all’iniziativa… NON MANCATE!!!Rutelli a Guidonia

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Moralismi e fallimenti

Riporto una nota pubblicata da Irene Tinagli sul sito di Italia Futura

Le (non) politiche per la famiglia e le dichiarazioni di Sacconi

di Irene Tinagli , pubblicato il 9 novembre 2010

immagine documento

La Conferenza Nazionale sulla Famiglia avrebbe potuto, anzi, avrebbe dovuto essere l’occasione per il Governo di parlare seriamente della condizione socio-economica delle famiglie italiane dopo due anni di crisi e delle misure concrete che il Governo ha fatto o intende fare per aiutarle. Invece il ministro Sacconi e il sottosegretario Giovanardi hanno messo in piedi una sorta di show fatto di slogan, dichiarazioni fortissime e smentite, concentrandosi su questioni ideologiche come la scelta o meno di sposarsi e tirando in ballo argomenti come l’inseminazione artificiale, criminalizzando quasi le coppie che non si sposano o, peggio ancora, incapaci di procreare naturalmente.

Questioni e giudizi morali espressi con tale veemenza e assertività che sarebbero fuori luogo persino in un sermone domenicale, figuriamoci in un appuntamento realizzato sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica italiana con rappresentanti del Governo, delle Regioni, delle associazioni civili e di molti altri componenti della società italiana. Uno show che lascia sgomenti, non solo e non tanto per il tratto inappropriato degli argomenti e dell’approccio, ma perché non tocca nessuno dei problemi veri che le famiglie italiane vivono quotidianamente.

Si tratta infatti di dichiarazioni che ignorano, per esempio, che oggi quasi il 30% dei giovani “attivi” – quelli che dovrebbero “fare famiglia” – sono senza lavoro e che tra i fortunati che trovano lavoro, il 44% ha tuttavia contratti brevi, a tempo determinato e che lo stipendio medio di ingresso nel mondo del lavoro non supera i mille euro al mese. Non solo, ignorano anche che le famiglie già formate vivono in condizioni di crescente difficoltà: gli ultimi dati dell’Istat indicano che 2 milioni e 657 mila famiglie, pari al 10,8% dei nuclei residenti nel paese, equivalenti a quasi 8 milioni di persone, vivono in povertà relativa e che un ulteriore milione e 162 mila famiglie, pari al 4,7% dei nuclei familiari, equivalenti a tre milioni di individui, vivono in povertà assoluta. Questi sono i dati che rendono l’Italia uno dei paesi europei con i più alti tassi di povertà infantile.

Per questi milioni di famiglie in difficoltà è assai sconfortante sentir dire al sottosegretario, dopo due anni e mezzo di governo, che bisognerà fare una riforma fiscale che agevoli le famiglie anche se non ha idea di quali contorni prenderà o se si chiamerà “Quoziente familiare” o “Fattore famiglia”. Dichiarazioni che fanno capire che, in questi anni di governo, non c’è stata ancora nessun tipo di elaborazione o proposta chiara in tal senso, e si deve partire da zero.

Per un Governo che ha incentrato larga parte della sua campagna elettorale sulla famiglia, ci si sarebbe aspettati non solo maggiori interventi reali, ma, in assenza degli stessi, una spiegazione argomentata e dettagliata, seria e onesta, dei motivi di tali ritardi e di quali altre priorità siano state adottate. Una qualche analisi che possa aiutare i cittadini a capire, a valutare in serenità, e che li faccia sentire come persone degne di spiegazione e di rispetto e non solo come pecorelle da indottrinare.

E in particolare da un Ministero tanto importante come quello del Lavoro e delle Politiche Sociali ci si sarebbe aspettati una capacità di affrontare certe questioni con meno veemenza ideologica e più azioni concrete, più umiltà nel riconoscere i propri fallimenti e una maggiore dose di comprensione per le difficoltà che i cittadini italiani di ogni tipo, sposati e non sposati, credenti e non, eterossesuali e omosessuali, devono affrontare ogni giorno assieme ai propri cari.

Dispiace dover constatare come il Ministro Sacconi e il sottosegretario Giovanardi siano caduti nel solito vizio della politica italiana degli ultimi anni, che invece di affrontare i problemi punta a dividere il paese tra buoni e cattivi per movimentare le proprie tifoserie. Un’operazione che, in questo caso, è particolarmente deprecabile in quanto chiama in causa le scelte personali di milioni di persone e i tantissimi bambini nati da coppie non sposate che il Ministro Sacconi ha arbitrariamente deciso di retrocedere in serie B. Sarebbe opportuno che il Ministro invece di ritrattare con noncuranza, si assumesse le responsabilità di quanto dichiarato e si scusasse con i tanti cittadini di “serie B” che ogni giorno sopportano con pazienza infinita una politica sempre più arrogante e vuota, sempre pronta ad accusare e giudicare gli altri e ad assolvere se stessa.

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Pensionato 67enne investito e ucciso sulla

 

 

Tratto da “lavocedelnordestromano.it”

GUIDONIA – La passeggiata mattutina insieme al suo cane è costata la vita a Massimo Greci, 67 anni

residente a Guidonia Montecelio che, ieri mattina intorno alle 6, 45 è stato investito da una vettura sulla

statale 48 in direzione Roma a poche centinaia di metri dalla rotatoria per Setteville. A far perdere il

controllo della vettura al conducente, un 30enne residente in zona, pare sia stato un uomo che stava

attraversando la strada. La vettura avrebbe sbandato e piroettato due volte per andare poi a

scontrarsi lungo la siepe e il muro vicino al quale si trovava Greci insieme al suo cagnolino. Ancora da

chiarire la dinamica esatta sulla quale stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Tivoli. In queste ore saranno ascoltati i testimoni che si trovavano sul posto al momento dell’accaduto. (26 ottobre

Simona Boenzi

Vi è un imperativo per la politica locale: mettere in sicurezza questa strada della morte!

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Consiglio comunale 20.10.2010

Ennesimo Consiglio- farsa,  lo definirei…

I punti all’ordine del giorno erano di primissima importanza.

In ordine (i primi 3) – Questione TRE ESSE Italia – Questione relativa alle disfunzioni pubblica istruzione – Impianto di preselezione e compostaggio dei rifiuti da 190.000 tn.

L’Opposizione, da subito, chiede lo spostamento dal 3° al 1° punto dell’o.d.g. della questione relativa all’impianto di rifiuti data la stringente attualità del punto. Si vota: un Presidente poco attento e una Maggiaranza poco disciplinata generano confusione e Sassano è costretto a far ripetere più volte la votazione.

Il punto viene trascinato al primo! Si apre la discussione con l’attacco sobrio dell’opposizione,  in ordine Di Silvio/Lippiello/ Guglielmo,  sulla gestione inadeguata del problema da parte della Giunta Rubeis e della maggioranza consiliare.

In sostanza,  a Gennaio la Maggioranza votò una mozione con la quale si disponeva che l’impianto non dovesse superare le 90.000/100.000 tn e la Regione (dello stesso colore politico) ne autorizza, invece, 190.000. Si sarebbe detto, quando la politica aveva un senso, fallimento totale su tutta la linea del Sindaco e dell’Amministrazione. Un fallimento che avrebbe portato un Sindaco coscienzioso alle dimissioni. In effetti, le associazioni ambientaliste di Guidonia glielo chiedono pure con una serie di comunicati stampa, ma nulla di fatto.

Tuttavia, la situazione è peggiore del previsto. In effetti,  a Gennaio questa amministrazione non aveva votato proprio nulla. Basta leggere il dispositivo della mozione per rendersi conto che avevano subordinato la riduzione del quantitativo di rifiuti conferibili al mancato superamento dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale) il che avrebbe significato la mancanza di autorizzazione dell’impianto! A che serve la richiesta di riduzione di quantitativi per un impianto non autorizzato e quindi non esistente!!!???

Ma v’è di più. In occasione dell’approvazione del debito fuori bilancio di ECOITALIA, di cui vi ho dato conto su queste pagine, il Sindaco affermò apoditticamente che il debito non si poteva trattare con l’impresa,  poichè con la riduzione del tonnellaggio ciò che si poteva trattare era stato trattato.

Doppia beffa! O doppio Inganno! In sostanza,  il Sindaco Rubeis ha mentito alla sua Maggioranza, ha mentito al Consiglio e ha mentito alla Città. Se fossimo stati negli USA sarebbe stato un caso di impeachment,  che avrebbe portato direttamente alle dimissioni.

Siamo in Italia e il Sindaco,  invece di dimettersi, si arrampica sugli specchi, reagisce scompostamente alle critiche (tanto da costringere il Presidente a sospendere i lavori del Consiglio) e propone un ordine del giorno, che lo inviti a fare ricorso al TAR  Lazio sulla questione. Peccato che il ricorso riporta la stessa dicitura della mozione, a cui prima ho fatto riferimento, ossia il nulla più completo. E non è tutto: di quest’o.d.g nulla sapeva la sua Maggioranza per bocca del Capogruppo Bertucci e alla fine il Sindaco è costretto a ritirare la proposta fra i fischi e la delusione di quei pochi, che avevano ancora fiducia nelle bugie di questo Sindaco e di questa Giunta… la peggiore che Guidonia Montecelio abbia mai avuto, direi!!!

Sul secondo punto, TRE ESSE Italia, la Giunta era già tornata indietro rispetto ad un atto illegittimo prodotto e su cui siamo stati costretti anche a pubblicare un manifesto, che trovate su queste pagine e sul profilo facebook di Alleanza per l’Italia Guidonia. Abbiamo concordato, con i partiti di opposizione, un ordine del giorno che è stato in parte votato anche dalla maggioranza.

Sul terzo punto, la situazione ridicola delle scuole, degli scuolabus e dei servizi connessi è mancato, a causa dell’assenza della Maggiornza, il numero legale!!! Sic!!

Ennesimo Consiglio- farsa, che non decide e in cui il Sindaco e la sua Amministrazione fanno pessime figure.

Ad maiora

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