Come tutti sapete quest’anno ricorrono i 30 anni dalla morte di Aldo Moro. Il 17 Marzo di 30 anni fa iniziavano con un rapimento 55 giorni fra i più tristi della nostra Repubblica.
Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro sono stati uno dei periodi più bui degli ultimi anni, ho un vago ricordo di ciò che avvenne, avevo all’epoca solo 3 anni, ma respiravo un’aria diversa, “pesante” che all’epoca non capivo ma che oggi ripensandoci mi raggela.
Tante sono state le fotografie, le pagine di giornale, i tanti articoli pubblicati in quel periodo e successivamente ad ogni commemorazione.
Ho poi approfondito al figura e l’opera di Moro che è stato per me un po’ la stella cometa del mio impegno in politica avendolo da bambino ispirato ed in adolescenza rafforzato.
la frequentazione dei suoi scritti e degli scritti su di lui e sulla vicenza del rapimento e della sua uccisione hanno determinato in me, oltre la partecipazione politica alla vicenda anche una vera e propria partezipazione emozionale ed affettiva.
e’ vorrei ricordare Aldo Moro con l’ultima lettera scritta dalla prigionia a sua moglie
“Mia dolcissima Noretta,
dopo un momento di esilissimo ottimismo, dovuto forse ad un mio equivoco circa quel che mi si veniva dicendo, siamo ormai, credo, al momento conclusivo.
Non mi pare il caso di discutere della cosa in sé e dell’incredibilità di una sanzione che cade sulla mia mitezza e la mia moderazione.
Certo ho sbagliato, a fin di bene, nel definire l’indirizzo della mia vita.
Ma ormai non si può cambiare. Resta solo di riconoscere che tu avevi ragione.
Si può solo dire che forse saremmo stati in altro modo puniti, noi e i nostri piccoli.
Vorrei restasse ben chiara la piena responsabilità della D.C. con il suo assurdo ed incredibile comportamento.
Essa va detto con fermezza così come si deve rifiutare eventuale medaglia che si suole dare in questo caso.
E’ poi vero che moltissimi amici (ma non ne so i nomi) o ingannati dall’idea che il parlare mi danneggiasse o preoccupati delle loro personali posizioni, non si sono mossi come avrebbero dovuto.
Cento sole firme raccolte avrebbero costretto a trattare. E questo è tutto per il passato.
Per il futuro c’è in questo momento una tenerezza infinita per voi, il ricordo di tutti e di ciascuno, un amore grande grande carico di ricordi apparentemente insignificanti e in realtà preziosi.
Uniti nel mio ricordo vivete insieme.
Mi parrà di essere tra voi. Per carità, vivete in una unica casa, anche Emma se è possibile e fate ricorso ai buoni e cari amici, che ringrazierai tanto, per le vostre esigenze.
Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli.
A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani.
Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile. Sono le vie del Signore.
Ricordami a tutti i parenti ed amici con immenso affetto ed a te e tutti un caldissimo abbraccio pegno di un amore eterno. Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo.
Amore mio, sentimi sempre con te e tienmi stretto.
Bacia e carezza Fida, Demi, Luca (tanto tanto Luca) Anna Mario il piccolo non nato Agnese Giovanni.
Sono tanto grato per quello che hanno fatto. Tutto è inutile, quando non si vuole aprire la porta. Il Papa ha fatto pochino: forse ne avrà scrupolo.” (Aldo Moro)
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