#Natale 2016

Come ogni anno è #Natale… come dice il cantautore romano Giancane è il Compleanno di Gesù.

Ritengo, anzi ho sempre ritenuto che, si sia credenti oppure no, il Natale con le sue atmosfere e con il “sentimento del bene” sia per tutti un momento di riflessione e di pace interiore. Così è opportuno e necessario viverlo! Vicino alle persone care a sostegno di una tesi che i momenti belli si passano nei valori veri.

La società frenetica, globale ed iperconnessa ci fa spesso dimenticare le priorità, che invece sono chiare nel nostro cuore. Forse basta solo fermarsi ad ascoltarlo.

E’ retorica… forse si, ma va ripetuta un po’ come le frasi che Bart Simpson ripete alla lavagna o come i concetti che alle elementari ci facevano riscrivere più volte affinchè non si dimenticassero.

E’ sdolcinato… forse anche, ma per tutti, me compreso, un po di tenerezza e di speranza è sempre utile!

Per il resto …un buon Natale a tutti e a ciascuno!img_4809

 

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Newsletter del 14 dicembre 2016 – Una Città che merita impegno

Bentrovati.

Un affettuoso saluto a quanti da anni leggono queste pagine ed un simpatico benvenuto a quanti, invece, cominciano a leggere da ora.

Per i nuovi chiarisco che questa newsletter non vuole assolutamente essere invadente o antipatica.

E’ solo un modo per rimanere in contatto e per aggiornarvi di quanto accade dalle nostre parti relativamente alle attività che, per opportunità, non possono essere propagandati dai media tradizionali.

Insomma un metodo come un altro per tenervi aggiornati, se lo ritenete opportuno, sui miei pensieri e sulle mie vicende… non solo politiche.

Come sapete (penso che questa informazione sia arrivata!) ho sostenuto con impegno e convintamente il SI al recente Referendum costituzionale. Le ragioni – che molti di voi non hanno condiviso – sono molte e le ho diffusamente argomentate nelle newsletter precedenti. Non ci ritorno sopra.

Sull’esito non posso che accettare il responso delle urne. Al ritorno dai seggi già domenica notte ho avuto modo di scrivere sui miei profili social “…ha vinto il NO in modo inequivocabile e netto e Guidonia Montecelio è in linea col dato nazionale. Grazie a tutti per l’impegno! L’unico rimpianto è non esser riusciti a spiegare fino in fondo l’occasione di cambiamento. Sulle analisi politiche che vanno al di là del referendum, io – che da anni non appartengo a nessun partito o movimento – non mi pronuncio. Il dato positivo è l’importante affluenza, che fa sperare sulla passione politica della nostra Italia. Il popolo italiano è sovrano e noi rispettiamo ossequiosi la sua decisione. Viva l’Italia. Buona notte e ad maiora”.

Oggi, a distanza di qualche giorno, non posso che confermare quella considerazione fatta “a caldo” con un po’ più di rimpianto circa l’opportunità storica persa e che, verosimilmente, tornerà difficilmente a breve. Rimpianto che però colgo abbastanza diffuso anche fra qualche sostenitore del No (pentito).

Sulle vicende politiche successive al voto non do giudizi, non perché non li abbia, ma un po’ è per non tediarvi, un po’ perché io faccio politica in una lista civica a livello locale e non voglio invischiarmi in giudizi sulla politica nazionale, che forse neanche mi richiedono gli attenti lettori di queste pagine.

Mi limito a dire che tutti, giustamente, richiedono il voto subito tranne qualche rara eccezione. In soldoni tutti dicono “… si faccia la legge elettorale e si vada al voto…”, ma nessuno dice come, ma soprattutto chi la deve fare. Io sono dell’idea che l’onere della proposta, ad oggi, sia delle varie forze politiche che hanno sostenuto il no al referendum. Ritengo pertanto strumentale la posizione di quanti contestano la nascita di un governo… perché per fare la legge elettorale e soprattutto per governare fino alla nuova legge elettorale un Governo è necessario… (meditiamo… sempre!).

Sulle vicende locali. Come sapete non mi pronuncio sulle questioni giudiziarie non perchè anche su questo non abbia dei miei convincimenti, ma perchè ogli livello istituzionale deve fare il proprio mestiere e perchè ogni giudizio è, a mio avviso estemporaneo e improduttivo (i tanti attenti difensori della nostra Costituzione su questo dovrebbero essere abbastanza convinti).

Sulla questione finanziaria del Comune cercherò di fare un’analisi più complessa e completa in una prossima nota/newsletter anche su queste pagine ricordando, sommessamente, che proprio per la scarsa chiarezza di quei conti il sottoscritto e diversi altri consiglieri non hanno votato il bilancio di previsione lo scorso 13 giugno determinando, così, lo scioglimento del Consiglio comunale.

Diversamente voglio spendere qualche parola sul tesseramento 2017 alla Lista Civica GUIDONIA DOMANI, su cui stiamo lavorando in questi mesi fra banchetti, iniziative e c.d. porta a porta.

Abbiamo raccolto un discreto consenso. Nei nostri confronti c’è simpatia… una sorta di sentimento di tenerezza. Come a dire: condivido le loro idee, i loro metodi, li sosterrei volentieri… ma non riusciranno mai a governare la Città!

Bene non è così. Siamo convinti che proprio in questa tornata le forze civiche della Città, unendosi su una buona piattaforma programmatica e su una seria prospettiva politica possano creare la vera alternativa non ideologica, né antipolitica, ma concreta e competitiva per le prossime elezioni amministrative.

Noi ci saremo. Questo è certo!

L’evento conclusivo del tesseramento (anche se questo durerà fino a metà gennaio) sarà domani 15 dicembre alle ore 18.00 presso la saletta del BAR LANCIANI (che ringraziamo per la disponibilità, mai scontata!).

Sarà un pomeriggio un po’ provocatorio e un po’ controtendenza. Cercheremo di contrapporre all’antipolitica il valore dell’impegno politico in cui crediamo in modo lucido e consapevole.

Vi allego la locandina… e soprattutto veniteci a trovare: se non per tesserarvi almeno per simpatizzare e scambiarci gli auguri per le feste.

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Ad maiora

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Newsletter 25 novembre 2016… Bergoglio e poco più

Ultimi giorni di campagna elettorale sul referendum.

Auguro a tutti di viverli con intensità e leggerezza.

Come tutti sapete, per essere colpevole di avervi stalkerato sui temi del referendum, sostengo convintamente il SI alla Riforma, tanto da essere stato fondatore e portavoce del Comitato civico per il Sì al Referendum denominato “Guidonia Montecelio per il si”.

Lo scorso 22 settembre (trovate il resoconto in queste pagine) ho avuto il piacere di fronte a moltissima gente di presentare la riforma costituzionale e di dissertare insieme al prof. Alessandro Sterpa intorno alle significative e, a mio avviso, positive novità che la riforma introduce.

Ora bisseremo con un’iniziativa analoga nello stesso luogo, a Villanova di Guidonia, presso il Park Hotel Imperatore Adriano alle ore 18.00 di martedì 29 novembre 2016. Siete tutti invitati e spero interveniate numerosi. Spero che interverranno soprattutto coloro che, scevri da pregiudizi, ancora indecisi sulla scelta di voto, sono incuriositi dalla Riforma e vogliono – senza slogan – capirne qualcosa di più.

I relatori questa volta saranno l’On.le Domenico Rossi, Sottosegretario di Governo alla Difesa ed il prof. Massimo De Meo. Ecco la locandina dell’iniziativa.

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Finalmente stiamo entrando nel merito della riforma e dei cambiamenti che l’Italia potrà avere in caso di vittoria del sì. Certo, c’è sempre chi prova a cambiare argomento, a parlare di altro, dal Governo alla legge elettorale… se entriamo nel merito scopriamo che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini vuole superare il bicameralismo paritario, vuole ridurre il numero dei parlamentari, vuole ridurre i costi, vuole abolire il CNEL, vuole cambiare il rapporto Stato-Regioni.

Per chi fa Politica con la P maiuscola incontrale le persone in carne ed ossa (questo è in sintesi la campagna elettorale) è la parte più bella e più entusiasmante della propria attività.

Grazie della carica che regalate, grazie davvero! Ho incontrato molte persone in queste settimane ed è sempre nuovo e bellissimo

Miscellanee

Mentre facevo colazione ho ascoltato una trasmissione su un doloroso fatto di cronaca: la vicenda di una giovane donna di 32 anni, incinta di due gemelli che ha trovato la morte in ospedale dopo 17 ore e dopo che (pare) un medico obiettore si sia rifiutato di praticare l’aborto terapeutico che le avrebbe salvato la vita.

Non voglio entrare nel merito della vicenda, ha tutta l’aria di una brutta storia di malasanità ed attiene alla magistratura, ma vorrei fare una riflessione sullo stato della 194.

Gli italiani a suo tempo hanno votato un referendum di conferma alla legge che legalizzava l’aborto.

Con una normativa ben precisa, si garantiva finalmente la salute della donna che per vari motivi decideva di interrompere una gravidanza, dandole sostegno, togliendola dall’illegalità e dalle situazioni ad essa legate ; in primis dalle grinfie delle “mammane” e dei medici che proliferavano e si arricchivano su questi drammi.

Si, perché l’aborto è sempre un dramma per la donna e non è mai una decisione a cuor leggero.

A questo proposito il secondo obiettivo della legge rappresentava il raggiungimento di una differente presa di coscienza e responsabilizzazione da parte delle persone attraverso la promozione degli altri sistemi di contraccezione esistenti e la “promessa” di un’educazione sessuale per le giovani generazioni.

Ritornando al presente, le statistiche ci dicono che l’83% dei medici italiani si dichiara obiettore di coscienza e in alcune regioni del sud questa percentuale raggiunge il 90%.

Con queste cifre dire che la legge viene disattesa mi sembra un eufemismo.

Massimo rispetto per l’obiezione di coscienza, ma se questa impedisce di fatto l’applicazione di una legge che proprio in questo caso è stata voluta dalla maggioranza della popolazione perché si è scelto di esercitare nel pubblico invece che nel privato? E perché il Ministero della Salute non interviene su questa anomalia?

Perché do spazio a questa considerazione…? Perché il fatto della settimana, la notizia del periodo è certamente la lettera apostolica «Misericordia et misera» di Papa Francesco con la quale annuncia di voler mantenere anche dopo la chiusura del Giubileo la facoltà per tutti i sacerdoti del mondo di assolvere l’aborto, rendendola così definitiva. La lettera inizia con le parole di sant’Agostino dedicate alla donna adultera che Gesù salva dalla lapidazione. Al centro di quell’episodio evangelico, ricorda Francesco, «non c’è la legge e la giustizia legale, ma l’amore di Dio, che sa leggere nel cuore di ogni persona».

Il «procurato aborto» è tra quei peccati che prevedono la scomunica automatica sia per chi decide di attuarlo, sia per chi vi coopera, come medici e infermieri. Il codice di diritto canonico riserva al vescovo e ad alcuni penitenzieri la possibilità di assolverlo. Durante la presentazione della lettera, l’arcivescovo Rino Fisichella ieri ha confermato che sarà modificato il testo del codice di diritto canonico per rendere definitiva la nuova norma.

«Niente di quanto un peccatore pentito pone dinanzi alla misericordia di Dio – afferma il Papa nel documento – può rimanere senza l’abbraccio del suo perdono. È per questo motivo che nessuno di noi può porre condizioni alla misericordia».

In un altro paragrafo Bergoglio scrive: «Perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto». E aggiunge: «Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente». Tuttavia «devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre». Ogni prete è invitato dunque a farsi «guida, sostegno e conforto nell’accompagnare i penitenti in questo cammino di speciale riconciliazione».

Più importante di queste frasi… non saprei!

Un pensiero sulla giornata odierna.

25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

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Aida Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa Mirabal. Sono loro il motivo di questa ricorrenza tanto sentita e su cui ancora tanto c’è da fare.

Sono tre sorelle nate nella Repubblica Dominicana da una famiglia benestante, durante il periodo della dittatura di Rafael Trujillo. Contro la dittatura si spesero molto e combatterono con il nome di battaglia Las Mariposas (Le farfalle). La loro opera rivoluzionaria fu talmente efficace che lo stesso dittatore in una visita a Salcedo (la città originaria delle ragazze) esclamò: “Ho solo due problemi: la Chiesa cattolica e le sorelle Mirabal”.

Il 25 novembre 1960 Minerva e Maria Teresa decisero di far visita ai loro mariti detenuti in carcere come prigionieri politici.

Nonostante la pericolosità del viaggio, Patria, la sorella maggiore, decise di accompagnarle anche se suo marito fosse rinchiuso in un altro carcere. Durante il viaggio le tre donne vennero prese in un’imboscata da agenti del servizio segreto militare, torturate e uccise; la loro macchina verrà gettata in un dirupo per simulare un incidente.

L’assassinio delle sorelle Mirabal provocò una grandissima commozione in tutto il paese, che pure aveva sopportato per trent’anni la sanguinosa dittatura, e risvegliò l’indignazione popolare che portò poi all’uccisione di Trujillo e alla sua detronizzazione.

Una comunità militante…

Come già accennato in una precedente newsletter abbiamo aperto come lista civica Guidonia domani il tesseramento 2017. Per tesserarsi ci sarà tempo fino al 15 gennaio 2017.

Abbiamo deciso di organizzare per quest’importante momento della vita annuale della nostra comunità politica una serie di banchetti divulgativi ed un’iniziativa conclusiva sul valore dell’impegno politico, che sarà anche occasione per brindare insieme in occasione delle festività natalizie, ma nel contempo un momento di condivisione dell’anno di attività e di programmazione del 2017.

Siamo felici di condividere insieme la passione per l’impegno politico e per l’impegno civico a favore della nostra comunità, della nostra Guidonia Montecelio, la nostra Città, la città che amiamo e che da anni ci battiamo per migliorare in termini di servizi e di vivibilità.

Anche a queste iniziative invitiamo tutti… specie i più giovani poiché come diceva Nelson Mandela “Non c’è passione nel vivere in piccolo, nel progettare una vita che è inferiore alla vita che potresti vivere” e l’impegno pubblico è una precisa responsabilità etica.

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Ad maiora

Aldo

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Newsletter dell’11 novembre 2016… San Martino

…un Pd confuso, un centrodestra evaporato… i grillini sempre più inconcludenti e la quarta via…

Mi pare che nel sottotitolo ci sia già tutto… forse sono gli effetti di San Martino…

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Provo a riempire questi concetti con qualche dettaglio.
1. Da tempo ormai, e la situazione negli ultimi giorni non sta cambiando,  il Pd locale (che, tranne poche occasioni, non ha mai dato grande prova di sé!) continua ad essere litigioso e contraddittorio. La strategia sembra essere quella tradizionale del  detto romano “divide et impera”. In sostanza: meglio un fronte riformista votato ad essere opposizione cittadina, diviso, poco significativo, in cui è tuttavia più semplice conquistare la leadership interna proprio perché chiuso, distante e non inclusivo. La città lo capisce più che i vari co-protagonisti, tutti ridotti a strumenti di questa strategia e in conseguenza la Cittá diffida del PD e dei suoi esponenti (l’unica volta che ciò non accadde fu con la vittoria al primo turno del Sindaco Filippo Lippiello, lí c’era un centro-sinistra, che non regolava i conti interni, ma parlava alla città).
Il centro destra, d’altra parte, molto più capace e competitivo a Guidonia Montecelio (non a caso con loro la lista “Guidonia domani” strinse un patto programmatico al ballottaggio del 2014) appare liquefatto a seguito dello scioglimento anticipato del Consiglio comunale, di inchieste giudiziarie serie, che opportunamente stanno svelando gravi fenomeni corruttivi (che, laddove fossero confermati [siamo fieri del nostro essere garantisti!] giustificano ancor più – se ve ne fosse bisogno – la nostra scelta di sciogliere il Consiglio comunale) e della mancanza di capacità amministrativa, aggregativa e strategica, tutte assommate nella figura dell’ex sindaco Eligio Rubeis (lui è la vera forza del c.d. guidoniano… un gigante fra tanti nani).
Infine, i Cinque stelle, ri grillini, anche loro divisi all’interno fra due visioni, una più territoriale e l’altra a vocazione nazionale (per semplificare: una centrata sulla questione inviolata, l’altra sulla questione onestà) entrambe, a mio avviso, sbagliate e poco convincenti, o comunque parziali. Oggi vivono una grana in più: la loro collega grillina Raggi, oggi Sindaco di Roma, che, ad avviso dei cittadini romani, appare già inadeguata rispetto al ruolo, inconcludente e profondamente incapace di amministrare la complessità (come se non si sapesse già prima di provare a vincere le elezioni che amministrare Roma non sarebbe stato soltanto un tema solo di onestà o solo di discarica… ricordano qualcosa…?!)
Si potrebbe dire “quartum non datur”… e invece non é così. Mi appare sempre più necessario che le forze civiche della nostra città (senza inutili ideologismi, con buona volontà e capacità amministrativa) mettano insieme le loro istanze con coraggio e determinazione. E’ necessario superare la parcellizzazione dei movimenti civici e impegnarsi – dopo aver definito una comune piattaforma – ad amministrare con decisione la nostra complessità, la complessitá della nostra Guidonia Montecelio, stretta fra la sua storia millenaria (Montecelio), la sua tentazione Tiburtina (Villanova/Villalba) e la sua vocazione romana (Colleverde/MarcoSimone-Setteville nord).
Un’azione POLITICA difficile, ma che va tentata gettando il cuore oltre l’ostacolo, consapevoli dell’insufficienza delle soluzioni altrui.
2. Nei giorni scorsi è venuto a mancare il prof. Umberto Veronesi: questa scomparsa ha prodotto una considerazione che ho postato sui social. La trovate qui di seguito:
https://m.facebook.com/notes/aldo-cerroni/veronesi/1258243104197184/
3. Inoltre la vittoria di Donald Trump negli USA. Su questo, che avevo ampiamente previsto con coloro i quali mi sono trovato a parlarne, dedicherò un’ altra newsletter prossimamente… lo merita… decisamente!!!
4. Infine 11 novembre San Martino, e dato che “A san Martino ogni mosto diventa vino”, un in bocca al lupo per una buona annata a tutti coloro che si cimentano con la produzione financo casalinga del vino …e attenti alle troppe degustazioni… si rischia di morire di tattica!
Ad maiora

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Newsletter de 31 ottobre 2016 – Il terremoto e l’anima inquieta dell’Italia e della nostra Guidonia Montecelio

L’anima dell’Italia è inquieta.

Il TERRIFICANTE TERREMOTO

Il terremoto più forte dai tempi dell’Irpinia, dal 1980, ha devastato il cuore della nostra Penisola. Per fortuna non ci sono morti e questa notizia ci dà enorme sollievo. Ma i danni al patrimonio abitativo, economico, culturale e religioso sono impressionanti. Questi borghi sono l’identità italiana: dovremo ricostruirli tutti, presto e bene.

Sapete che da tempo, anche nella mia comunicazione sui social, ho deciso di dare spazio alle notizie positive, alla positività in genere. Sapete, parimenti, che non ho grande simpatia per la facile demagogia e per i cc.dd. “grillini” su cui però non ho mai speculato e speso parole calunniose o giudizi affrettati poiché per me e per molti la democrazia ed il pensare fuori dal coro, anche l’essere minoranza, sono un valore assoluto.

Non ho mai condiviso del M5stelle molte cose, certamente non l’impostazione, né le soluzioni che propongono. Oggi apprezzo l’apertura di Grillo all’appello unitario ed unidirezionale di Renzi sui temi politici connessi al terremoto.

Tutti noi siamo l’Italia, come direbbe il cantautore “nessuno si senta escluso”.

Adesso la priorità è restituire un briciolo di tranquillità alle popolazioni e abbandonare le bufale ed i complottismi.

Del resto chiunque abbia anche solo sentito la scossa di domenica mattina a distanza di centinaia di chilometri dall’epicentro (come è accaduto nella nostra comunità civica di Guidonia Montecelio) potrà comprendere il dolore di chi vive in quelle zone. Chi ha vissuto un grande spavento da lontano, può solo immaginare il terrore che ha attraversato persone che da due mesi con le scosse ci convivono quotidianamente.

Condivido quanto scritto dal Presidente Renzi: “Le cose da fare sono difficili, ma chiare. Primo, mettere in sicurezza… poi la ricostruzione. A regola d’arte. Con il controllo dell’opinione pubblica e di tutti i cittadini. Non va sprecato nemmeno un centesimo e dobbiamo dimostrare chi siamo: persone che – a differenza di alcune vicende del passato – sanno fare opere pubbliche senza sprechi e senza ladri”.

E condivido anche il Piano Casa Italia. Un piano strategico per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non solo l’emergenza, non solo la ricostruzione: ma – finalmente – la prevenzione. Il lavoro è già partito ma richiederà anni, “un paio di generazioni” come ha spiegato Renzo Piano illustrandone i concetti.

SCHIAPPARELLI e la visione del futuro

L’Italia ha guidato la sfortunata missione dell’Europa su Marte con la sonda Schiapparelli

Questa missione spaziale di straordinaria importanza ha visto l’Italia come Paese leader, anche nei finanziamenti, e Torino come capitale del progetto.

Si dirà: ma che senso ha andare su Marte quando l’Europa talvolta non riesce a entrare nelle periferie delle sue capitali? Vero. Ma l’umanità va avanti solo se qualcuno indica obiettivi ambiziosi e prova a raggiungerli. Non c’è contrasto tra investire sulla ricerca e lavorare contro la povertà. Altrimenti si vive di piccolo cabotaggio, come vorrebbero i minimalisti e gli scettici pessimisti, che “con la scusa di pensare ai tanti problemi di ogni giorno si dimenticano quale grande sia la loro responsabilità verso il nostro futuro”.

GUIDONIA MONTECELIO e la via civica

Infine qualche cenno sulla situazione guidoniana senza indulgere (come mai ho fatto) in modo voyeuristico sulle recenti notizie di stampa.

Mi pare evidente che le categorie politiche tradizionali sono in progressivo disfacimento e con loro le dinamiche amministrative degli ultimi anni. Sarà la storia locale a dare un giudizio definitivo su gli ultimi quindici anni di politica del territorio, non posso certamente darli io che ne sono stato un interprete.

Assisto, d’altro canto, con soddisfazione al fatto che in molti in questi giorni ed in queste ore si stanno convertendo al civismo e così nascono e prolificano liste civiche.

Per chi come me, stufo dei condizionamenti partitici, ha percorso questa strada fin dall’ormai lontano 2008 è una buona notizia, quasi una vittoria morale (se serve a qualcosa!). Ed è evidente che la lista Guidonia domani che mi onoro di rappresentare ha molta attenzione a queste nuove realtà con cui sarà necessario e obbligatorio ragionare innanzitutto di idee e programmi.

In questo senso (in un senso inclusivo e di apertura massima) lavoreremo al fine di dare alla nostra Città una prospettiva di Governo politico e non di semplice antipolitica e con l’intento di affrontare e risolvere i problemi in un’ottica di benessere comunitario.

…il resto sono solo illazioni e chiacchiere. C’è chi denigra l’avversario e c’è chi lavora per la propria comunità. Noi pensiamo che sia più utile impegnare il proprio tempo in questa seconda direzione.

Un abbraccio,

Aldo

Segnalo che la Protezione civile ha riattivato il numero 45500 per inviare un SMS solidale. Trovate tutte le info qui:

http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/donazioni_sisma_2016.wp

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P.S.

Voglio anche dire che le parole del Presidente Mattarella sui vaccini sono quantomai importanti: “Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade, ad esempio, quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati.” Si perdono voti a dirlo? Forse. Ma è giusto e doveroso pensare ai bambini.

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Newsletter 11 ottobre 2016 – Vicende guidoniane e poco più…

Non voglio dilungarmi sulle vicende guidoniane… un po’ perché non tali vicende non lo meritano, un po’ perche sono dinamiche trite e ritrite che annoiano tutti… il sottoscritto compreso.

Qualche cenno è però necessario farlo analizzando i diversi schieramenti della politica locale (ad oggi!) in campo.

Innanzi tutto il centro destra: una sorta di “sei personaggi in cerca d’autore” in cui l’autore purtroppo non c’è. Mi riferisco all’ex sindaco Eligio Rubeis ancora oggi (a mio avviso in modo incredibile per uno stato di diritto!) agli arresti domiciliari.

Un centro destra incalzato dai giornali locali e alle prese con beghe giudiziarie sempre più serie, con l’incapacità di fare autocritica politica e ripartire con un’idea nuova, coinvolgente e moderna della Città, forte dell’orgoglio delle cose buone fatte, autocritico e proiettato verso il futuro. Tutto ciò non c’è, ma c’è solo la corsa a costruire percorsi politici individuali funzionali ad “esserci” senza una visione. Un tutti contro tutti nell’ottica del ne rimarrà solo uno.

Poi il centro sinistra che conosco meglio: impegnato da settimane a discutere del sottoscritto senza che io abbia MAI avanzato ipotesi di leadership del centrosinistra… quasi un “non succede… ma se succede”. Strategia etero diretta da chi è più bravo e ha come obiettivo quello di ergersi ad unico interlocutore credibile ed autorevole (e forse lo è davvero!). Vicenda che da il segno, però, di ciò che sostengo da anni ossia che il PD, ancor più a livello locale, non è mai nato e che non riesce a costruire una classe dirigente locale in grado di sostituire la precedente e che pertanto (come sempre!) ammaina le vele e mette da parte qualsiasi velleità e capacità di competere.

Infine il M5stelle locale frustrato, impoverito dal non avere più qualcuno al potere a cui attribuire nefandezze vere o presunte, fiaccato dal giudizio sempre più negativo sul nuovo corso romano (la capitale ci è davvero troppo vicina!) e incapace di costruire una proposta credibile e forte per la città che non sia qualunquismo… e un po’ di brava gente (…certamente non basta!)

Poi c’ è il resto dell’arco “parlamentare” delusi, stoici, sognatori, disillusi… impegnati qua e là senza casacca partitica, ma forse con un’idea chiara di Città da costruire al di là degli steccati ideologici e politici nella consapevolezza,come insegnano i comuni vicini, che possa esistere (forse) una quarta via e che valga la pena percorrerla.

Continuo il lavoro a favore del si alla riforma costituzionale da promotore del Comitato Guidonia Montecelio per il sì dopo la grande iniziativa del 22 settembre u.s.. Si è nel vivo della campagna elettorale referendaria e opto per una Nazione che non sia l’Italia del litigio permanente, quasi fossimo un incrocio tra un talk-show petulante e una telenovela stancante. L’Italia di chi ci crede e si mette in gioco. A viso aperto.

Da cattolico, ma soprattutto da cittadino, vorrei condividere con voi il grande rispetto per la scelta del Papa Francesco di nominare tra i cardinali Ernest Simoni un sacerdote di Scutari, ormai anziano, che ha subito persecuzioni inenarrabili durante gli anni dell’ateismo di stato in Albania. Noi tendiamo a cancellare il passato come chiudiamo un file che non abbiamo salvato, tendiamo a dimenticare tutto come non fosse mai accaduto ma è ancora viva – in mezzo a noi – la generazione di chi a pochi chilometri di distanza ha vissuto un incubo totalitario allucinante. Il gesto del Papa – la berretta cardinalizia – è un gesto che ha valore per i cattolici, ovviamente. Ma che richiama tutti a riflettere sul grande valore della libertà, e della libertà religiosa in particolare.

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Ad maiora

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Gogna mediatica e social… un problema pressante!

E’ dei giorni scorsi la notizia del suicidio di una giovane donna a causa della cosiddetta gogna mediatica dei social network. Questo triste episodio riporta alla ribalta problematiche che stanno entrando sempre più nelle nostre  esistenze sia in maniera diretta che indiretta (tramite figli, amici… ). Indubbiamente bisognerà pensare a qualche forma ulteriore di regolamentazione della rete,  in special modo per quanto riguarda la privacy degli utenti, ma una riflessione su noi stessi che usiamo la rete è doverosa farla.

Internet è probabilmente la scoperta più rivoluzionaria degli ultimi vent’anni che ha di fatto rideterminato i nostri comportamenti e stravolto modalità comunicative. Non sto qui a fare la lista (lunga) delle cose positive che ha portato nella nostra vita, non voglio discutere l’indiscutibile valore della rete, non posso però ignorare il rovescio della medaglia e la sua pericolosità.

L’accesso indiscriminato da parte di ciascuno di noi a una miriade di informazioni in ogni campo, da quello più pubblico a quello privato (per non dire intimo) delle persone ha evidenziato la necessità e la consapevolezza di dover accostarsi a queste nuove forme di comunicazione con determinate cautele e una serie di regole.

Poter accedere a piattaforme illimitate, che garantiscono l’anonimato e praticamente deresponsabilizzano da ogni ipotetico danno, hanno consegnato di fatto a certe nostre debolezze umane un palcoscenico immenso in cui poter sfogare i nostri istinti più bassi a costo zero, incuranti (nel migliore dei casi ) delle sofferenze che potrebbero arrecare.

La menzogna, l’invidia, la violenza verbale, la vendetta, la diffamazione sembrano farla da padrone in alcune aree del web e in maniera particolare sui social network che, nati esattamente per i motivi opposti (ricontattare vecchie amicizie, rinsaldarne nuove, la possibilità di scambiarsi informazioni nell’immediato in maniera collettiva abbattendo le distanze fisiche…) si trovano a dover “gestire” loro malgrado un gigantesco vaso di pandora sempre più aperto.

Ad maiora

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All’indomani dell’iniziativa del 22 settembre

All’indomani dell’iniziativa “Le ragioni del Sì”

Sono felice che il clima sia cambiato, finalmente, anche dopo alcuni confronti civili di questi giorni. Nessuno parla più di attentati alla democrazia e finalmente la discussione sta entrando nel merito.

Il referendum sarà una scelta secca tra chi voterà SI’ perché vuole cambiare il bicameralismo paritario, ridurre il numero dei parlamentari, ridurre i costi della politica, sopprimere il CNEL e cambiare il rapporto Stato-Regioni e chi voterà NO perché vuole lasciare le cose come sono adesso. Sono due posizioni ugualmente legittime ma è giusto fare chiarezza: chi vota NO non costruisce una riforma diversa, si tiene il sistema di oggi. E io penso che l’Italia per competere a livello globale, ma anche per dare risposte più incisive alle crisi di questo tempo, abbia bisogno di essere più semplice e più agile.

Ieri abbiamo provato a spiegarlo nell’iniziativa che si è tenuta all’imperatore Adriano a Villanova.

Ritengo di poter interpretare il pensiero di tutti i presenti nel ringraziare il Prof. Alessandro Sterpa per la dotta, ma nel contempo comprensibile disamina della Riforma. La cosa più bella che possa accadere in queste iniziative è che qualcuno entrato convinto del proprio NO esca dall’iniziativa sostenendo il SI. Ciò è accaduto e questo mi fa dire “missione compiuta”.

L’altro dato decisamente positivo è stata la grande affluenza. E’ certamente vero che molti sono venuti sollecitati dai membri del Comitato, tuttavia il clima era attento e positivo e in molti ci hanno ringraziato autenticamente per l’occasione di analisi e approfondimento che abbiamo fornito alla nostra Città.

Dire Sì significa scommettere sulla speranza e sulla proposta, non sulla rabbia e sulla protesta. Dire Sì è più difficile, ma più bello. Chi vota sì, cambia l’Italia. Chi vota no, lascia le cose come sono. Ce la date una mano? Vi aspettiamo sull’indirizzo mail del comitato guidoniamontecelioperilsi@gmail.com

Brevemente. Si sono concluse anche le paraolimpiadi con meno clamore. Voglio scrivere qui i nomi delle medaglie italiane. I nomi: Alberto, Alex, Alvise, Amine, Andreea, Andrea, Arjola, Assunta, Bebe, Cecilia, Efrem, Elisabetta, Fabio, Federico, Federico, Francesca, Francesco, Francesco, Giada, Giancarlo, Giovanni, Giulia, Loredana, Luca, Martina, Michele, Monica, Oney, Paolo, Roberto, Vincenzo, Vittorio.
Alex Zanardi è un mito e lo sappiamo. Ero in azione cattolica quando gli accadde il terribile incidente e ancora ricordo alcuni dibattiti con gli amici dopo che avevamo suggerito ai ragazzi di leggere il suo libro Ma tutti questi nostri connazionali hanno storie che ci rendono orgogliosi.

Per il resto c’è tempo…

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Si riparte per un lungo anno

Felice di ritrovarvi dopo la pausa agostana. Un abbraccio a chi è ancora in vacanza, un abbraccio doppio a chi è già tornato al lavoro.

 

  1. Terremoto

 

Abbiamo nel cuore ancora il dolore di questi giorni. Un dolore che per intere famiglie non passerà mai. Un dolore che, però, non deve farci perdere la capacità di reagire, così con i fatti ha detto il popolo italiano artefice e protagonista di una bellissima vicenda di solidarietà così come hanno fatto tutte le istituzioni da quelle locali a quelle sovra comunali e nazionali in uno sforzo comune e comunitario come era necessario che accadesse.

E’ opportuno lavorare con tutti senza alcuna distinzione di colore politico per la ricostruzione di quei territori e ritengo che il progetto Casa Italia sia un progetto ben ideato e, speriamo, … ben realizzato.

Purtroppo anche la nostra Città ha pagato il prezzo in termini di vite umane a questo funesto evento con la morte di un’intera famiglia di Villalba (papà, mamma e figlia) con esclusione del figlio più grande intorno al quale si è stretta tutta la comunità cittadina in occasione delle esequie officiate dal Parroco Don Marco Ilari nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Popolo il 30 luglio e con la morte meno “rumorosa”, ma parimente devastante, di un giovane della frazione di Marco Simone, rimasto anch’egli sotto le macerie.

 

  1. Olimpiadi

 

Che spettacolo meraviglioso sono state le Olimpiadi. E non solo perché lo sport è capace di emozioni, perché il volley ti rapisce al punto da restare incollato fino all’ultima schiacciata, fino all’ultimo muro. Non solo perché quando senti l’inno di Mameli e vedi il tricolore lassù in cima ti senti fiero di appartenere ad una comunità di donne e di uomini. E non solo perché grandi eventi cambiano il volto delle città rendendole più efficienti e più pulite come avvenuto praticamente sempre, a cominciare dalla strepitosa esperienza di Barcellona 1992.
Le Olimpiadi sono state uno spettacolo meraviglioso perché dimostrano che lo sport e i suoi valori sono elementi chiave della nostra vita, sono parte della nostra anima.
E questo – contro ogni complottismo, contro ogni dietrologia, contro anche ogni terrorismo – dovrebbe essere il nostro sentire… il nostro slancio!

E forse i greci con la loro saggezza, che interrompevano persino le guerre durante i Giochi Olimpici, lo avevano capito prima di tutti.

Ho avuto modo già di scrivere sui social alcune considerazioni che qui riporto:

Nell’antica Grecia e comunque nel mondo antico agli atleti olimpici tutti, ma specie per coloro che si erano particolarmente distinti l’intero Paese riconosceva onori e riconoscenza.
Possiamo essere orgogliosi come concittadini di avere residente a Guidonia Montecelio nello specifico a La Botte la famiglia dei due fratelli Christian e Nicholas Presciutti, atleti che portano nel mondo il nome dell’Italia e anche di Guidonia Montecelio.

Una delle principali difficoltà del nostro territorio è riconoscersi in una identità comune, siamo una città giovane e in cerca di una vocazione o forse con troppe vocazioni.

Tuttavia eventi come questo: la conquista della medaglia di bronzo alle olimpiadi ad opera di nostri concittadini, ci deve riempire di gioia e certamente ci onora e rende lustro alla nostra comunità civica e forse fa più identità di mille politiche pubbliche.

Pertanto grazie ai “nostri” ragazzi… fiero di condividere con loro la medesima Città!

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  1. Referendum costituzionale

 

Nel frattempo prosegue il mio impegno come coordinatore del comitato referendario civico “Guidonia Montecelio per il sì”

Sulle ragioni del mio sostegno a questa riforma costituzionale rimando a qualche considerazione che ho avanzato su queste pagine in un precedente post dal titolo “…le ragioni del sì”.

Invito tutti coloro che sono interessati ad impegnarsi su questo fronte a lasciare un messaggio sui profili social del comitato locale.

Questa non è la sfida del premier Renzi, ma quella di milioni di persone che vogliono ridurre gli sprechi della politica, rendere più semplici le istituzioni, evitare enti inutili e mantenere tutte le garanzie di pesi e contrappesi già presenti nella nostra Costituzione. Un’Italia più semplice e più forte sarà possibile se i cittadini lo vorranno.

Dipende da ciascuno di noi, non da uno solo, dunque, ma da un popolo.

I segnali di queste settimane sono davvero buoni.

Il comitato del Sì – a differenza di chi dice NO – ha raggiunto le firme necessarie alla presentazione in Cassazione (ne servivano mezzo milione, ne abbiamo avute quasi 600mila, circa il triplo degli altri)

Opportunamente ho evitato di scrivere di altro nei giorni dell’infausto terremoto del 24 agosto lasciando lo spazio al dolore, alla solidarietà individuale e collettiva, alla riflessione e per chi crede alla preghiera…

…oggi riprendendo l’attività consueta pubblico l’endorsement che ho fatto sul profilo ufficiale del Comitato Bastaunsì nazionale in attesa dell’ iniziativa pubblica he stiamo organizzando come comitato civico locale per spiegare, grazie ad un costituzionalista, i tratti salienti della riforma  che saremo chiamati a ratificare nel prossimo autunno.

Che sia per il si o che sia per il no abbiamo l’obbligo, come cittadini, di arrivare al referendum  consapevoli in modo tale che la democrazia diretta possa funzionare correttamente.

Endosement Aldo Cerroni Basta un sì

Per il resto… ad maiora

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