Convenzione comunale

Cari amici,
scrivo per informarvi che Venerdì 9 febbraio p.v. presso il Grand Hotel Duca D’Este in Via Tiburtina Valeria, 330 alle ore 16.30, avrà luogo la Convenzione comunale della Margherita di Guidonia per il rinnovo degli Organi statutari. Non sfuggirà a nessuno degli attenti lettori di questo blog come tale Convenzione, anche alla luce dell’ineluttabile percorso che ci portera alla costituzione del Partito democratico, sia di fondamentale importanza specie per i ragionamenti e il confronto, spero di alto respiro, che ivi si svolgerà proprio intorno al tema del nuovo soggetto unitario. Vi invito, pertanto a partecipare numerosi, che siate o meno aderenti o simpatizzanti della Margherita, per essere partecipi di un percorso costituente che vogliamo parta dal basso, da quella che un tempo, con un termine non molto felice, si definiva la base.

Non mancate!

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Toscanini

Oggi ricorrono i 50 anni dalla morte di un grande artista e ho sentito il bisogno di ricordare i momenti salienti di un’intensa esistenza.
Arturo Toscanini, nato a Parma il 25 marzo 1867 e morto a Riverdale (New York) il 16 gennaio 1957, non è soltanto il più celebre direttore d’orchestra del mondo, ma anche e soprattutto il primo grande musicista ad aver connotato in chiave moderna, grazie al proprio carisma e al proprio modo di intendere la cultura orchestrale, la figura del direttore. Figlio della nostra terra, Toscanini ha espresso della nostra gente i valori più forti e tenaci: la sete di libertà innanzi tutto. E ha conquistato le platee internazionali con la forza irresistibile delle sue interpretazioni sia operistiche che sinfoniche, autentici pilastri della storia della musica.
Fu considerato da molti suoi contemporanei – critici, musicisti e pubblico – come il più grande direttore d’orchestra della sua epoca. Era celebre per la sua genialità, il suo perfezionismo instancabile, il suo orecchio fenomenale per il dettaglio e la sonorità orchestrale, e la sua memoria fotografica che gli permetteva di correggere errori nelle parti orchestrali che i suoi colleghi non avevano notato per anni.

Durante la rappresentazione dell’Aida a Rio de Janeiro nel 1886, il direttore venne fischiato dal pubblico e fu costretto a lasciare il podio. Toscanini prese la bacchetta al suo posto su invito degli altri musicisti, ottenendo un grande successo e iniziando la sua carriera come direttore d’orchestra a 19 anni.

Toscanini divenne direttore al La Scala di Milano, nel 1898, rimanendoci fino al 1908 e ritornandoci negli anni venti. La ritroverà per l’ultima volta nel 1946, al rientro in Italia dopo la fine della guerra, con un memorabile concerto dedicato in gran parte all’ opera italiana. Diresse anche al Metropolitan Opera di New York (1908-1915) e Bayreuth (1930-1931; fu il primo direttore non tedesco) come pure con la New York Philharmonic Orchestra (1926-1936) e al Festival di Salisburgo (1934-1937). Nel 1936, diresse il concerto inaugurale della Palestine Symphony Orchestra (ora Israel Philharmonic Orchestra) a Tel Aviv. Forte oppositore del fascismo italiano e del nazismo tedesco, lasciò l’europa per gli Stati Uniti, dove fu fondata la NBC Symphony Orchestra perché lui la dirigesse, e con la quale lavorò regolarmente fino al 1954 su radio e televisioni nazionali; fu quindi il primo direttore d’orchestra a diventare una stella dei moderni mass media. Si ritirò quando aveva 87 anni. Alla sua morte nel 1957, fu sepolto al Cimitero Monumentale di Milano.

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Bandi pubblicati

Cari amici,
sono stati pubblicati ad opera dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco 4 bandi a mio avviso interessanti:

  • “Sportello Sindaco” rivolto a Giovani e Associazioni per una sorta di URP part-time;
  • “Informatizzazione atti” rivolto, anch’esso a Giovani e Associazioni;
  • “Una tantum: socialità e partecipazione” rivolto a Parrocchie ed Enti no profit;
  • “Progetto un’idea l’anno” rivolto a comitati cittadini e ad altri Enti.
    Per informazioni contattatemi.
    Ad maiora
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    Una serata nel…Cicolano

    Salve a tutti,

    oggi ho avuto l’Ok definitivo per la realizzazione di un’iniziativa che spero vi interessi e che si inserisce in un più vasto progetto di valorizzazione della multiculturalità del nostro territorio, che la Giunta Lippiello sta da diversi mesi sostenendo.
    Infatti in quest’anno ricorre il 70° anniversario dalla fondazione di Guidonia Montecelio e un’attenzione significativa sarà data al concetto – valore della multiculturalità che in un territorio variegato e complesso come il nostro rappresenta realmente un non trascurabile comune denominatore e soprattutto, se compreso, un elemento di forza dal punto si vista storico, culturale, sociale e, perché no, politico.
    Mercoledì 24 Gennaio presso il Park Hotel Imperatore adriano a Villanova ci sarà la presentazione del libro “Gli eredi di Vespasiano. Il romanzo del Cicolano dei giorni nostri” di Matteo Di Vincenzo alla presenza del Sindaco Lippiello. Il tutto alle ore 17.00.
    Matteo nostro concittadino è un ragazzo formidabile, oggi scrittore in erba e speriamo prosatore affermato in un futuro non troppo lontano. La serata, oltre agli intenti sopra evidenziati, vuole servire a sostenere la già lucida determinazione dell’Autore e nel contempo vuole essere un momento di incontro e di condivisione della cultura popolare del Cicolano, area del reatino che ha dato i natali a molti nostri concittadini, che costituiscono sul territorio una comunità importante numericamente e culturalmente.

    Non mancate!!!

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    Strage di Ustica

    Vi riporto un’ansa comparsa oggi:

    ROMA – La strage di Ustica si chiude senza nessun colpevole con l’assoluzione definitiva con formula piena per i generali Lamberto Bertolucci e Franco Ferri, processati per alto tradimento nell’ambito del disastro avvenuto il 27 giugno del 1980 che costò la vita a 81 persone. È il risultato della decisione della prima sezione penale della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale, rigettando anche il ricorso presentato dal governo. Con la bocciatura dei ricorsi, dunque, dopo 27 anni si chiude il processo penale della strage e si toglie la possibilità ai familiari delle vittime di poter chiedere, in sede civile, il risarcimento dei danni morali.

    …non ho parole e comunque ogni espressione non darebbe conto della mia indignazione!
    Mala tempora currunt

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    2007 l’Anno della svolta

    Cari Amici, Lunedì 18 Dicembre presso L’Imperatore adriano a Villanova, la Margherita ha organizzato un’Assemblea pubblica, a cui oltre i Consiglieri comunali parteciperanno il Sindaco ed il Segretario, per presentare i progetti e le realizzazioni di questo anno e mezzo di guida della Città.
    L’incontro è aperto a tutti, non mancate! E’ un’ ottima occasione per informare ed informarsi su cosa sta facendo il Governo locale. Per comprendere gli obbiettivi, lo stato dell’arte nonché le difficoltà e gli errori.
    Ad maiora

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    Assestamento di bilancio

    Il Consiglio comunale ha approvato l’Assestamento di bilancio per l’anno 2006. Insieme al Bilancio è il documento contabile e di programmazione più importante dell’anno finanziario. Prevede investimenti per più di 35 Mln. di euro.
    Questi sono i risultati di un anno e mezzo di rigore contabile e della capacità che la Giunta Lippello rischiando impopolarità e inefficacia ha saputo raggiungere con il rientro nel Patto di stabilità. Permetterà di avviare importanti opere già previste nel Programma di governo della Città.
    Esempi (per chi ne vuol sapere di più sono a disposizione): è stato approvato un impegno straordinario per la pulizia della città di circa 1 milione e 700 mila euro in più per il 2007 così si tenterà finalmente di pulire un po’ la nostra città! Non meno importanti sembrano essere altri interventi che verranno affrontati, soprattutto nel campo dell’edilizia scolastica, fino ad oggi carente: come il completamento dell’ex asilo nido a Villalba, il Teatrino a Setteville, l’ampliamento della scuola media a Villalba (Via Trento) e della scuola elementare di Via Marco Aurelio, l’Auditorium e la sala mensa a Colleverde e i prefabbricati ad uso scolastico in Via Tito Livio, Parcheggio Fuori le Mura a Montecelio, i Giardini pubblici di Villanova, il Campo di Calcio di Villanova e di montecelio.
    Ma soprattutto c’è il mutuo di 15 mln. di euro di cui più volte ho parlato per il rifacimento di tutte le strade del Comune.
    Inoltre l’Amministrazione comunale sta già lavorando alla programmazione delle celebrazioni per il 70° anniversario della fondazione di Guidonia, che cadrà nel novembre 2007. A tale fine è stato previsto un budget che coprirà quelle manifestazioni che il Comune dedicherà all’anniversario e che si terranno principalmente nel corso del prossimo anno.

    Il 2007 sarà veramente l’anno della svolta.

    Unico problema. Entro il 31 Dicembre dobbiamo impegnare le risorse, cioè fare tutti i progetti e presentarli, ma siamo a buon punto.
    Grazie a tutti per il sostegno anche nei momenti di difficoltà

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    Le ultime parole di Salvador Allende.

    A poche ore dalla morte del dittatore Augusto Pinochet, ritengo importante ricordare Salvador Allende e le sofferenze del popolo cileno.

    “…..Lavoratori della mia patria: voglio ringraziarvi per la lealtà che sempre avete avuto, la fiducia che avete posto in un uomo che fu solo interprete di grandi aneliti di giustizia, che impegnò la sua parola di rispettare la costituzione e la legge, e così fece.
    In questo momento definitivo, l’ultimo in cui posso rivolgermi a voi. Spero che impariate dalla lezione.
    Il capitale straniero, l’imperialismo unito alla reazione, ha creato il clima perché le Forze Armate rompessero con la loro tradizione (…) Mi rivolgo soprattutto alla donna modesta della nostra terra:
    alla contadina che credette in noi, all’operaia che lavorò di più, alla madre che conobbe la preoccupazione per i figli. Mi rivolgo ai professionisti, patrioti, a coloro che da giorni stanno lavorando contro la sedizione appoggiata dai collegi professionali, collegi di classe creati anche per difendere i vantaggi di una società capitalista.
    Mi rivolgo alla gioventù, a coloro che cantarono e donarono la loro allegria ed il loro spirito di lotta; mi rivolgo all’uomo del Cile, all’operaio, al contadino, all’intellettuale, a coloro che saranno perseguitati, perché nel nostro paese il fascismo già da molte ore è presente con molti attentati terroristi, facendo saltare ponti, tranciando linee ferroviarie, distruggendo oleodotti e gasdotti, di fronte al silenzio di chi aveva l’obbligo di intervenire. Si sono compromessi. La storia li giudicherà. Sicuramente Radio Magallanes, sarà oscurata ed il metallo tranquillo della mia voce non giungerà a voi. Non importa mi sentirete comunque.
    Sempre sarò con voi, per lo meno il mio ricordo sarà quello di un uomo degno che fu leale alla patria. Il popolo deve difendersi, ma non sacrificarsi. Il popolo non deve lasciarsi colpire e crivellare, ma nemmeno può umiliarsi. Lavoratori della mia patria: ho fede nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno questo momento grigio ed amaro, nel quale il tradimento pretende d’imporsi. Proseguite voi, sapendo che, non tardi ma molto presto, si apriranno i grandi viali alberati dai quali passerà l’uomo libero, per costruire una società migliore.Viva il Cile, viva il popolo, viva i lavoratori!…queste sono le mie ultime parole, ho la certezza che il sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, almeno, ci sarà una sanzione morale per punire la fellonìa, la codardia ed il tradimento”.

    Un silenzio sorprendente resta sospeso nell’aria di Santiago del Cile quando Allende ritiene di aver finito il suo discorso. Il suo ultimo appello al Paese. Poi giunge la morte, improvvisa, fulminea. Gli aerei colpiscono la Moneda, il fumo acre, i blindati dei Carabinieri si fanno sempre più pressanti, i collaboratori di Allende escono dal palazzo. Dentro al palazzo i pochi rimasti con Allende si mettono le maschere antigas, poi sparano dalle finestre. Le pallottole, le bombe, la battaglia, fino a quell’ultima parola del Presidente ascoltata dal detective David Garrido: “Allende non si arrende”. Le quattordici e un quarto. Allende si uccide con l’ultima pallottola rimasta nel suo Aka. Proprio come ha promesso ai militari infedeli. Si uccide perché non intende dargliela vinta………

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    Cultura e teatro

    Il giorno 29 Settembre avrà inizio il 1° Teatrofestival Città di Guidonia Montecelio.
    Per otto settimane le compagnie teatrali del nostro Comune ci rappresenteranno spettacoli di vario genere per un totale di 24 serate. Gli ingressi sono gratuiti, ma vista l’eseguità dei posti è richiesta la prenotazione.
    Per info contattami.

    Ad maiora
    Aldo

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    …sul Partito democratico

    II dibattito sul partito democratico ha qualcosa di lezioso e irritante. Ora l’uno, ora l’altro di quelli che dovrebbero essere i protagonisti del percorso democratico di costruzione del nuovo soggetto politico rallentano, poi accelerano poi di nuovo rallentano il proprio passo e così via, per chissà quant’altro tempo. Interpretare tale atteggiamento schizofrenico come una mera lotta di potere e per il potere è insufficiente, fuorviante e non coglie le inerzie insite in un processo che è prima di tutto un percorso culturale.
    I dati elettorali, oltre che la communis opinio, non danno adito a tentennamenti ed incitano a fare presto e ad andare avanti comunque, anche se i nodi sono più complessi ed intricati di quanto si voglia comunemente riconoscere.
    In definitiva, senza innamorarsi astrattamente delle formule, il PD altro non è che il tentativo di semplificazione delle dinamiche interne allo schieramento di Centro-sinistra ai fini dell’evoluzione in senso compiutamente bipolare del nostro sistema politico, con l’aspirazione malcelata che analoga semplificazione avvenga nello schieramento di Centro – destra in modo da imporre un confronto fra due grosse formazioni politiche, entrambe responsabili dell’esercizio rispettivo di compiti di governo o opposizione.
    Tuttavia l’alternanza di governo tra un partito progressista e uno conservatore impone l’adozione di un sistema elettorale come quello inglese, appunto, che inibisce la concorrenza di forze intermedie e in genere assicura a chi vince un numero consistente di seggi. Questa prospettiva, pur auspicabile è a mio avviso poco attuale.
    Un dato è però incontrovertibile. Fin quando regge l’appello antiberlusconiano si rafforzano le ragioni dello stare insieme. Quando questo si affievolisce, o non occupa più la prima pagina dell’Agenda politica quotidiana, rinverdiscono – è cronaca di questi giorni – presunte rendite di posizione, tentativi maldestri di differenziazione e appelli alla differenziazione. Tutto questo evidenzia bene la debolezza di una formula che è solo di laboratorio.
    Il Partito democratico, non è retorica, deve davvero nascere sul terreno della “ricomposizione delle grandi culture democratiche” come meglio di me è stato detto.
    Il vero sostrato comune, non è l’indifferenziato ed abusato riferimento al “riformismo”, ma piuttosto l’idea che la socialdemocrazia e la lunga stagione del cattolicesimo democratico hanno convissuto e lottato nel quadro di una dialettica che muoveva, comunque, da un’obiezione storica sui limiti intrinseci del liberalismo. D’altronde dopo la caduta del Comunismo, lo stesso Magistero della Chiesa si pone senza incertezze come critica delle distorsioni ed insufficienze del liberalismo economico. Questo è un punto significativo.
    È in questo mutamento che si colloca la sfida dei cattolici democratici italiani, la sfida della Margherita, la scommessa di un Partito Democratico nel nostro paese che sappia e cerchi di forzare forme e contenuti della politica per fare rivivere radici e valori solidi in un tempo di continuo cambiamento. È un traguardo dai volti molteplici e che risponde senza alternative credibili alla richiesta pressante di rigenerazione dal basso della politica italiana.

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