Unioni civili

Qualche mese fa l’assessore al personale, l’amica Anna Angelini aveva sollevato la questione dell’eventuale istituzione di un registro delle unioni civili nel nostro comune, ponendola come una conquista di civiltà e la constatazione di un cambiamento profondo della nostra società a cui le istituzioni sono inevitabilmente chiamate a rispondere.

La questione, ahimè, è caduta nel dimenticatoio anche a causa di un voto poco lucido e consapevole del Nostro Consiglio comunale con un Sindaco, invece in controtendenza e simbolicamente aperto.

Il terzo comune del Lazio ha quindi scelto di non guardare, di ignorare quello che succede nella vita reale dei propri cittadini.

Pochi giorni fa un Comune limitrofo ha istituito il registro delle unioni civili, complimenti a loro!

Ritengo che probabilmente su queste tematiche potremmo fare di più e meglio… e perché no… riproporre la questione quando i tempi saranno più “felici”

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La liberta’ di stampa e le bombe carta

images (1)Purtroppo nella giornata di martedì 5 maggio il centro di Guidonia è stato oggetto di un gravissimo attentato. Nel pomeriggio nella vicinanze del Comune è stato fatto esplodere, su un auto parcheggiata, un ordigno rudimentale, una bomba carta, che ha sventrato un auto in sosta.

Fin qui la vicenda sarebbe di per sé già molto grave. Se non che l’auto colpita è quella del capo Ufficio stampa del Sindaco Rubeis, la dott.ssa Elisabetta Anniballi.

Il Consiglio comunale da me presieduto nella giornta di ieri ha votato all’unanimità un atto di solidarietà alla persona ed alla professionista ed ha espresso, altresì,  “un netto e rinnovato impegno di tutti, senza che tali fatti possano sortire alcun effetto intimidatorio, alla partecipazione alla vita pubblica, libera, serena e democratica, nel cui confronto tra posizioni e idee anche differenti, si concorra al governo di questa Città, nel servizio al bene comune dei cittadini e nel servizio alle Istituzioni, al di là delle appartenenze politiche“.

Perchè la questione vera è che l’atto che sarebbe comunque assolutamente deprecabile tuttavia colpisce la dott.ssa Anniballi in quanto addetta stampa del Sindaco e non come normale cittadina poichè la stessa, per scelta sua e del Sindaco, non lo è!

L’atto che sarebbe comunque stato grave e vile (poiché fatto non a viso aperto e nè tanto meno rivendicato ufficialmente) per fortuna non ha prodotto conseguenze ulteriori specie nei confronti dell’incolumità delle persone, ma ha certamente determinato un attacco alla libertà di stampa e di pensiero nella nostra città ed è decisamente inquietante poiché assume contorni mafiosi e sfumati che fanno pensare che possano essere oggetto di tali atti tutti coloro che, bene o male, si occupano della cosa pubblica.

E’ per questo che oltre a rappresentare alla dott.ssa Anniballi la mia personale vicinanza e quella dell’intero Consiglio, che rappresento, ho fermammente condannato il gesto e l’ho ufficilmente etichettato come vile, deplorevole ed inquietante.

Chi fa politica o lavora per la politica ha certamente molte responsabilità, ma la libertà di pensiero è comunque una conquist irrinuncibile della nostra civiltà e come ebbi a dire anche su queste pagine nella Pasqua scorsa, citando Voltaire “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita affinchè tu lo possa dire“.

Ad maiora

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L’Expo è iniziata finalmente

images Da italiano mi sento di ringraziare i miei connazionali (e non) che hanno permesso con il loro lavoro (turni e ritmi massacranti, alto rischio di incidenti ) di ovviare agli incredibili e purtroppo soliti ritardi dovuti alla cattiva politica e al nostro sport principale (la corruzione) riuscendo a rispettare le scadenze e dare una risposta al mondo che ci attendeva al varco: GRAZIE, di cuore.
Contemporaneamente abbiamo assistito alla manifestazione No expo, i black block e il centro di Milano a ferro e fuoco.
L’ennesima manifestazione legittima sporcata e delegittimata da una forza “antagonista” (???) che ha completamente oscurato le ragioni, le motivazioni degli organizzatori e di chi è sceso in piazza con loro. Quanti di noi avranno capito/saputo le ragioni di quel movimento? Questo gruppo di guerriglia organizzata, ha praticamente impedito a migliaia di cittadini di sfilare e portare avanti le proprie idee (giuste o sbagliate non so, ma non ha importanza).
Di fatto la loro partecipazione ha impedito la trasmissione dei contenuti della manifestazione. Se questo non era l’intento io mi interrogherei…
Mi chiedo anche quali siano i motivi di questo gruppo militarizzato poiché anche la loro è stata una manifestazione di dissenso. Qualcuno li sa? Personalmente ritengo questo una grande sconfitta: mi alleno tutto l’anno, investo energie fisiche, mentali, economiche, probabilmente sto perseguendo un’ idea che influenza profondamente le mie scelte di vita e, a tutt’oggi, questa è conosciuta solo dagli “addetti ai lavori”. Tutta questa fatica e poi la quasi totalità del paese non ha la minima idea di quali siano le vostre ragioni e le vostre proposte (se non le macerie e le violenze che vi lasciate dietro). IMBARAZZANTE.

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Pasqua 2015

Che dire… B U O N A P A S Q U A ! ! !

 

e… scusandomi… vi dico che stiamo per tornare attivi nell’aggiornarvi delle news del territorio!IMG_2993

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Buone feste!

 

Il sito ed il blog, che non aggiorno da un po’ sono oggetto di restyling…portate pazienza, ma soprattutto perdonate l’assenza!!!

A tutti ed a ciascuno  B U O N   N A T A L E  e felice 2015NATALE 2014!!!

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La Commissione POLITICHE SOCIALI non capita… si sceglie!!!

welfareOggi si è tenuta la prima seduta della Commissione Politiche sociali della Giunta Rubeis bis di cui mi onoro di essere il Presidente.

Come molti sanno in occasione della lunga maratona consiliare per l’approvazione del Bilancio di previsione dello scorso luglio avevo proposto come primo firmatario un ordine del giorno sul sociale, l’assistenza domiciliare, il sostegno alle malattie rare e l’inserimento lavorativo che lo stesso Sindaco Rubeis ha accolto con entusiasmo pur ricordando la scarsità di risorse a disposizione.

Il lavoro odierno, preliminare e senza molte formalità, si è svolto in un clima cordiale ed operativo. Un plauso lo rivolgo ai commissari presenti che, con spirito di servizio – pur nel rispetto delle proprie convinzioni politiche – si sono detti disponibili a lavorare per migliorare l’offerta di sociale sul nostro territorio senza preconcetto alcuno.

Abbiamo ascoltato in audizione l’attento Assessore Avv. marco Berlettano che ha dimostrato spiccata sensibilità rispetto alle istanze sollevate dal sottoscritto e dai commissari tutti.

Ritengo che sarà possibile fare un ottimo lavoro su un settore purtroppo penalizzato rispetto agli altri nella passata consiliatura.

Ho proposto a tutti ed in primis all’Assessore che la Commissione oltre essere organo di controllo dell’Esecutivo sia propositiva di indirizzo e che la stessa sia di raccordo fra l’Amministrazione, il privato sociale e il diffuso associazionismo.

Presto audiremo in varie sedute le diverse associazioni.

In bocca al lupo a tutti a Guidonia Montecelio in primis

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Nasce il Rubeis bis

Prescindendo dalle diverse polemiche sui rapporti di parentela fra esponenti di Giunta e di Consiglio in parte strumentali considerando che la legge impone una massiccia presenza di genere, che spesso penalizza uomini capaci ed esperti a scapito delle donne spesso inesperte ed al netto della problematica vera che questa questione impone ossia della necessità, non più procrastinabile, di creare una classe dirigente locale al femminile, nasce l’Esecutivo Rubeis Bis.

Avevamo insistito anche sui mezzi di comunicazione – che opportunamente ci stimolavano sul tema – che per la nostra Lista civica sarebbe stato prioritario l’aspetto programmatico, il riconoscimento del ruolo politico sulle scelte strategiche e solo in subordine gli aspetti prettamente organi grammatici.

Avevamo richiesto, ed abbiamo avuto rassicurazioni in tal senso, che la nuova Giunta fosse più attenta alle questioni riguardanti le politiche del Lavoro ed il Welfare.

Sul primo tema il Sindaco ha riservato una delega consiliare, che assegnerà a chi ritiene più opportuno, ma che è segno tangibile di un’attenzione nuova e più incisiva al tema. Sul secondo lavoreremo – ed lo abbiamo concordato – ad una variazione di bilancio che privilegi aspetti legati ai Servizi alla persona, disabilità ed assistenza domiciliare.

Abbiamo indicato nella persona della Dott.ssa Anna Angelini – professionista seria e competente – l’assessore alle Risorse umane, che certamente farà fare alla nostra Lista civica una bella figura e certamente concorrerà a migliorare i servizi forniti dall’Ente ed il benessere organizzativo dei lavoratori.

Sarà mia cura aggiornarvi costantemente del nostro lavoro ed intanto in bocca al lupo ad Anna

Ad maiora

Intervista Dentro Magazine del 18.07.2014
Intervista Dentro Magazine del 18.07.2014
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Il PD italiano nel PSE europeo… la storia di un alto/altro tradimento!

Il PD italiano nel PSE europeo è l’epilogo già scritto di una storia sgangherata ed un po’ banale.

E’ la certificazione plastica che l’amalgama tanto evocata fra le diverse sensibilità confluite nel PD non c’è mai stata, ma che una tradizione politica (certamente nobile) ha prevaricato sulle altre.

Per me era ovvio… ciò che mi appare meno ovvio è come le aree politiche non rappresentate all’interno del PD da questa deriva non battano un colpo. Si tratta del TRADIMENTO di idee e percorsi, che imporrebbe un sussulto.

Invece no, tutto tace eccezion fatta per qualche voce isolata ed “antica”. La motivazione mi sembra quella poco lungimirante ispirata dal tentativo di preservare le sacche di potere “faticosamente” conquistate: insomma potere fine a se stesso senza convincimenti ed idealità.

A me pare che questa analisi renda molto interessante e di grande attualità il sofferto percorso in atto nell’area popolare. Un’area che magari conta ora molto poco nei Palazzi romani, ma esprime una cultura e una tradizione sociale tutt’altro che spente nel Paese.

L’interrogativo principe è capire che spazio e che strumenti politici possono avere coloro che, dicendola con Lorenzo Dellai “ non si sentono di destra (ritenendo tra l’altro che il sedimentato del berlusconismo sopravviverà a lungo allo stesso Berlusconi) e non si sentono però neppure socialisti (pur apprezzando e rispettando questa nobile tradizione politica, ma non percependola come propria)”.

Insomma come per la nascita del Governo Renzi… pur sempre una storia di TRADIMENTI.

Che questa sia la cifra stilistica del nuovo/vecchio che avanza ?!!!

Ad maiora

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Renzi… un brutto risveglio!

Matteo Renzi. Ho utilmente atteso diversi giorni per esprimere un giudizio il più possibile “sereno” e libero da condizionamenti emotivi.

Da fuori il PD ho compreso le sue ragioni, ho ammirato la sua caparbietà, ho sostenuto le sue istanze con lo scetticismo di chi, uscito dal PD, ha di quel contenitore un giudizio assai negativo fino a ritenerlo una “buona intuizione”, ma di fatto un partito “mai nato”.

Da fuori il PD ho tifato entusiasticamente per lui e per le sue idee quando ha tentato con coraggio di “cambiare”, di “rottamare” ciò che rituale, di vecchio, di visto, di brutto, di inefficace e di perdente c’era il quel contenitore: evidente a tutti coloro che si interessano di politica, eccezion fatta per i dirigenti del PD.

Ho tifato per lui e per la sua squadra giovane e fresca nella contesa delle primarie con il segretario Bersani poi andata come tutti sappiamo ossia con un partito sordo e cieco che decide ostinatamente di “perdere” le elezioni.

Da allora qualcosa è cambiato! Renzi l’osteggiato dal Partito, il Pierino per tutti diviene l’idolo taumaturgico per il popolo di centrosinistra: nel PD si fa a gara a diventare “renziani” (a Guidonia tutta la vecchia dirigenza “si converte” sulla via di Damasco e non si trova più un bersaniano per chilometri), lui, Renzi, abbandona termini come “rottamazione”, “cambiamento” e si trasforma in uno squalo di sbardelliana memoria che cieco e sordo tutto ingoia.

A dire il vero mi sarei aspettato che, all’indomani della sconfitta alle prime primarie con Bersani e della sconfitta dello stesso Bersani alle elezioni, prendesse atto (lui innanzitutto!) del fallimento del progetto politico, dell’insufficienza ontologica del PD e tentasse – all’insegna del rinnovamento del sistema politico-elettorale – di andare oltre il PD, di superarlo correggendo i vizi del “nonpartito”.

Invece no. L’ambizione e i cattivi consiglieri gli fanno perdere lucidità. Mantiene il sistema, si carica tutti coloro che voleva rottamare e tutte le pratiche che voleva superare e tenta di nuovo la scalata “meno ambiziosa” al Pd… non capendo che è proprio il Pd il problema.

Vince le primarie e si trova chiuso, sulla graticola, in attesa che un governo suo/non suo si consumi, nella consapevolezza che a consumarsi sarebbe stata la sua leadership e non altro.

A questo punto stretto alle corde e un po’ “intronato”, si divincola, esce dalle corde, ma – proprio come un pugile giovane e sconfitto – scivola a terra e – mettendo in piedi un’operazione tutta di palazzo e assolutamente vergognosa – si sostituisce a Letta calpestando la propria e l’altrui dignità… per il potere.

Quello che segue è cronaca: la formazione di un governo non eletto dal popolo: debole e anche meno autorevole dei due precedenti (ugualmente non eletti). Un Pd ancor più in sofferenza, che cala nei consensi e perde (senza mai averla acquisita) la sua vocazione maggioritaria.

Un governo marchiato dal peccato originale del tradimento degli uomini e del tradimento della lealtà e delle idee: segni inequivocabili di una politica consueta e logora, ormai non più accettabile e per taluni aspetti disgustosa, frutto di una società inerte e malata.

Il mio giudizio su Renzi e sul suo operato, pertanto, non può essere che quello di colui che in una notte calda d’estate sogna un bel bagno refrigerante, ma si sveglia poco dopo bagnato sì… ma di sudore!

Ad maiora

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Un nuovo cantiere popolare… finalmente!

Non posso non riportare il testo di un’intervista rilasciata da Lorenzo Dellai… che non posso che condividere pienamente, senza se e senza ma!

Qualcuno parla di nuovo di popolarismo… era ora!!!!!

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Forse non sarà una nuova primavera, come dice Tarolli, ma di sicuro c’è fermento nel cantiere dell’area popolare. C’è chi ancora spera in un grande asse Alfano-Casini-Mauro, ma l’irruzione del patto Renzi-Berlusconi sulla riforma elettorale ha infranto i sogni. Alfano s’è riavvicinato a Silvio, Casini sta un po’ a guardare. Chi è certo di voler costruire un soggetto politico di area popolare – “che non è sinistra, ma ha dei confini invalicabili a destra” – è Lorenzo Dellai. E con lui c’è Mario Mauro, il ministro. E c’è Andrea Olivero. Il soggetto politico è nato, si tratta dei Popolari «Per l’Italia», che non sono più soltanto una presenza in parlamento (Dellai capogruppo alla camera, Lucio Romano capogruppo al Senato), ma sono già un’associazione politica.

 

Dellai, quindi nasce un nuovo partito dei popolari?

«Noi ora siamo già un soggetto politico che vuole avviare un percorso verso una “cosa” più importante e larga».

Qual è la vostra idea di popolarismo?

«Deve essere chiaro che non è tutto ciò che non è sinistra: è ricostruire una cultura che il berlusconismo ha distrutto in questi vent’anni mettendo in soffitta tutte le culture politiche. Oggi la tendenza a polarizzare, come fa Renzi, rende più difficile il compito di costruire quest’area, ma deve essere chiaro che deve trattarsi di un’area che abbia un confine a destra invalicabile»

Quindi l’italicum non vi piace.

«Questa riforma, così com’è abbozzata ora, porta al bipartitismo, e ciò ci mette in difficoltà, non c’è dubbio. Renzi, peraltro, non si rende conto che con questa legge vincerà la destra: quando si va alla conta secca se la destra ha qualche persona credibile vince. Quello su cui insisto, però, è che non ci interessa mettere insieme tutti quelli che non sono sinistra. Il nostro riferimento è il popolarismo».

Chissà perché ogni volta che si pensa al popolarismo viene in mente la nostalgia della Dc…

«Io parlo di un popolarismo non nostalgico, non ideologico e non crepuscolare. Deve essere la riorganizzazione di una cultura che ritrovi spazio per il pluralismo, l’autonomismo, la sussidiarietà».

Chi c’è con lei?

«Andrea Olivero, Mario Mauro, il gruppo di amici che fa riferimento ad Andrea Riccardi. Speriamo che anche l’Udc guardi verso una “cosa” nuova. Ma siamo in contatto con tante realtà associative».

Come dovrà essere il partito che avete in mente?

«Avrà una forma e un’organizzazione nuova, sarà un soggetto federativo»

Si potranno federare partiti locali, territoriali?

«Esatto. Anche il nostro Upt, se lo vorrà, potrà aderire mantenendo la propria indipendenza. Perché non sarà un partito centralista, ma federativo e territoriale».

Ora siete già un’associazione politica. Ma un’associazione politica è già un partito.

«Sì. Infatti noi, con pudore, parliamo di associazione perché non vogliamo essere l’ennesimo partitino, ma un comitato promotore del partito di area popolare che verrà».

Ma alle europee sarete già presenti?

«Sicuramente sì. E sarà un appuntamento importante perché saremo tra i pochi a parlare di Europa in modo convinto».

Insieme all’Udc?

«Credo di sì. Ma la cosa più importante è dar vita assieme all’Udc, se lo vorrà, a un nuovo soggetto politico, subito dopo le europee. Un soggetto che non è la solita “casa dei moderati”».

Casini su questo ha le idee chiare?

«Se Casini vuole camminare assieme a noi spero abbia già le idee chiare, altrimenti è meglio che se le chiarisca».

Torniamo all’italicum. Non lo digerite.

«Noi siamo su una visione coalizionale e non bipartitica. Ma ora abbiamo accettato di confrontarci sull’ipotesi Renzi-Berlusconi. Peccato che questo abbia ridato centralità a Berlusconi».

Tutta colpa di Renzi?

«No, non è tutta colpa sua. Noi siamo molto attenti alla ventata riformista di Renzi. Però Renzi poteva aprire un confronto con Alfano e non l’ha fatto. In pratica s’è scelto l’avversario: ha preferito Berlusconi ad Alfano. Speriamo abbia fatto bene i conti».

Cosa volete cambiare nella legge?

«Portare dal 35 al 40 per cento la soglia per il premio di maggioranza, vogliamo le preferenze e le soglie di ingresso – sia dentro una coalizione che fuori – sono irragionevolmente alte».

Riuscirete a far cambiare qualcosa?

«Ci crediamo con tutte le nostre forze».

 

Trentino, 26 gennaio 2014

– See more at: http://www.ideericostruttive.it/2014/01/26/popolare-federativo-e-territoriale-europeista-ecco-perlitalia/#sthash.mwrwjxEy.dpuf

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