Buone feste!

Buon Natale

 

Tanti cari auguri a tutti!

e che queste feste siano per tutti un’adeguata conclusione del 2013 o un nuovo inizio

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No porcellum day

Il 31 ottobre ultimo scorso buona politica e gente comune si sono ritrovati insieme per partecipare al No Porcellum day, la giornata della mobilitazione popolare contro l’attuale legge elettorale.

“Oggi, come tante altre volte in passato, serve una spinta dal basso che dia voce ai cittadini che vogliono dare la spallata decisiva per scardinare un sistema che non funziona più.

Non è facile scendere in piazza per costruire. La piazza reale e virtuale è in mano ai guastatori della protesta, a chi propone surreali soluzioni facili per problemi complessi. La ragione sembra in sonno, i media sono tentati di parlare alla pancia della gente, mentre la società è rappresentata da una politica sempre più debole e priva di autorevolezza, chiamata oggi ad adottare le scelte più coraggiose degli ultimi cinquant’anni.

Oggi il buon senso non deve certo limare qualche minima sfumatura, riempiendosi la bocca di mille distinguo, ma deve avere il coraggio di essere estremista. E noi iniziamo dalla legge elettorale.

A parole, nessuno vuole il Porcellum, ma tutti sanno che senza un accordo è facile che si torni a votare con questa legge elettorale.

Una legge infame, che permette ai leader di partito di nominare un Parlamento senza consenso, premiando solo la fedeltà al padrone. Una legge che spezza qualsiasi legame tra cittadino ed eletto, allontanando sempre più la “gente normale”. Esattamente il contrario di ciò che serve disperatamente all’Italia.

Gli italiani non ne possono più di questo sistema elettorale, né di questa politica sempre incartata su se stessa. Non ce lo siamo mai dimenticati noi Riformatori Sardi, protagonisti nel 2012 di un referendum regionale che, contro tutto e tutti, ha portato i sardi alle urne per smantellare le province e ridurre il numero dei consiglieri regionali.

Dai cittadini sardi abbiamo avuto la forza per provare a cambiare un sistema che non ci piace e che sta uccidendo qualsiasi speranza nel futuro.

È per questo che oggi i Riformatori con sindaci e amministratori locali sono a Roma per manifestare la loro adesione al NO PORCELLUM day. Non è stato facile: organizzarci ci ha ricordato quanto sia difficile vivere in un’isola e avere pari diritti di mobilità.

Ma non possiamo stare zitti. Il Porcellum fa schifo e sul maialino elettorale pende la spada di Damocle della Corte Costituzionale che, il 3 dicembre, potrebbe riconsegnarci un Porcellum transgenico, un mostro a due teste, una doppia porcata che oltre al Parlamento di nominati, ci consegnerebbe l’impossibilità di qualsiasi maggioranza omogenea!”

Anche io ho partecipato alla mobilitazione e aderendo alla staffetta dello sciopero della fame promossa da Roberto Giachetti ho digiunato simbolicamente il giorno 21 ottobre.

Ritengo che non tutti, ma molti dei mali di questa stagione politica siano da rinvenirsi nell’ impossibilità per i cittadini di esprimere insieme al proprio voto anche la scelta del proprio rappresentante nelle istituzioni.

Chi mi conosce sa che sono un convinto proporzionalista, ma le due cose vanno e possono andare insieme, come è accaduto in Italia per 40 anni prima di questa pseudo seconda Repubblica.

All’antica legge basta apportare dei correttivi funzionali ed asserviti alla governabilità… ed il gioco è fatto… e mi sembra che in Germania funzioni!

Ad maiora

21 ottobre 2013
21 ottobre 2013
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l’ultima chance

Come molti sanno sono sempre stato stretto in questo bipolarismo muscolare e del tutto inconcludente, che ha paralizzato la nostra cara Italia ormai da venti anni.

Questa è la motivazione che mi ha portato nell’ormai lontano 2008 ad uscire da un PD mai nato, che tristemente già allora disilludeva le aspettative di molti che credevano in un sogno riformatore ed in un partito non al servizio di se stesso, ma del Paese.


Parimenti il Centro destra italiano di questi ultimi 20 anni è stato il luogo dell’arroganza, della prevaricazione, dell’incapacità e dell’asservimento ad un padrone discusso e discutibile, il luogo della non – politica e pertanto, per me, inaccettabile.


Ho parlato a lungo – anche su queste pagine – di una transizione infinita e ho visto nell’esperienza di API – FLI e UDC prima e di scelta civica, poi, l’unico tentativo, anche se sgangherato e senza sogno, di contrapporsi con la serietà a questo assurdo stato di cose che ha determinato l’indietreggiamento dell’Italia e la sensazione in quasi tutti diffusa che questo sia un Paese finito e senza più alcuna possibilità.


Oggi forse si apre una nuova stagione quella dell’Italia 2.0, quella di un Paese “caratterialmente” diverso, ma storicamente troppo simile alla Germania per non copiarla. Contestualmente troppo dissimile da Francia, Inghilterra, Usa, ecc. per essere un Paese bipolare ed arroccato.


Dico forse perché non vorrei illudermi, ma ritengo che sia l’unica e l’ultima chance per la nostra amata Italia e voglio sperare…almeno un po’!!!

Ad maiora

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…un po’ d’Urbanistica, forse troppo!

Giovedì scorso è stato convocato il c.d. “consiglio sull’Urbanistica”.

Sono stati approvati diversi provvedimenti di pianificazione ed a questo proposito voglio argomentare le mie perplessità e la mia contrarietà sui punti attraverso una breve riflessione.

E’fin troppo evidente lo stallo che la Maggioranza di Centro – Destra che governa Guidonia Montecelio sta vivendo con riferimento ai soliti temi urbanistici.

Il problema nasce e si sviluppa ogni qual volta le amministrazioni tentano di pianificare il territorio.

Istanze dicotomiche, diverse “visioni” della Città e i soliti veti contrapposti si frappongono ad ogni tentativo che le diverse amministrazioni hanno fatto negli ultimi venti anni di disegnare la Città, la Guidonia Montecelio del futuro, la Città da sempre eterna promessa… ma soprattutto eterna incompiuta!

E su questi temi sovente cadono anche le amministrazioni!

Qual è la novità dell’attuale momento allora? Dopo quattro anni in cui l’amministrazione ed il suo Sindaco, conoscitore attento di vicende urbanistiche, si sono prodigati ad affermare che la Città non necessitava di essere pianificata e dopo quattro anni in cui si è provveduto ai soliti interventi parziali, questa volta molto più copiosi del solito, data la “vocazione” della Dirigenza del Settore competente, si è arrivati ad un punto in cui si ritiene – confutando ogni precedente postulato – che la pianificazione del territorio sia ineludibile: impossibile andare avanti senza.

Non nascondo che da anni questo è un mio pallino: il miglioramento della stessa qualità della vita dei quartieri di Guidonia Montecelio passa inesorabilmente dalla capacità che la politica e l’amministrazione locale avrà di ridisegnare una giovane città che deve e può candidarsi a svolgere un ruolo importante nel terzo millennio.

Tuttavia questa nuova impostazione dell’amministrazione Rubeis è fuori tempo massimo e soprattutto è in evidente conflitto con i tempi e le priorità del momento.

Questo è forse l’unico periodo da oltre vent’anni in cui la città non può aspettare interventi pianificatori, ma ha bisogno, come tutto il paese, di una terapia d’urto e quindi di interventi tanto tempestivi quanto funzionali. Ed è questo il motivo per cui momentaneamente c’è bisogno di dire no alla pianificazione complessiva, ma un altrettanto o forse più forte no bisogna dirlo ad interventi parziali che riguardino le residenze. L’offerta del mercato è già oggi ampia ed ampiamente inevasa.

Di case ce ne sono molte, forse troppe e di persone in grado di acquistarle sempre meno.

E’ evidente, quindi, che un’opposizione responsabile e seria, quale noi siamo sempre stati, possa giungere in soccorso di una maggioranza in evidenti difficoltà solo e se gli interventi urbanistici vanno nella direzione prospettata nel breve periodo. Pertanto oggi: niente pianificazione complessiva, niente consumo del suolo con residenze, che nessuno compra, sostegno pieno ad un’urbanistica che, evitando gli errori del passato, porti sul territorio investimenti e lavoro e che permetta di avviare un nuovo ciclo virtuoso in un’ottica di sviluppo.

Ad maiora

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Aria di Bufera… in Maggioranza!

Sarà il luglio meteorologicamente anomalo, sarà l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale, o più semplicemente del periodo feriale… fatto sta che la Maggioranza Rubeis si riscopre particolarmente litigiosa e divisa.

Da ormai un paio di mesi è il tutti contro tutti, ma il dato che certifica questo stato di cose è che non si riesce a fare un Consiglio comunale, poichè gli stessi vanno deserti per mancanza della Maggioranza stessa.

Cosa succede? Probabilmente e, secondo me già tatticamente tardiva, si sovrappongono all’ordinaria amministrazione le velleità dei 19 consiglieri di maggioranza di essere rieletti in seno al Consiglio comunale.

La verità (neanche troppo nascosta!) è che le previsioni per chi amministra la nostra Città non sono proprio rosee, anzi mi verrebbe da dire che c’è la buona probabilità che l’uscente Eligio Rubeis non sarà di nuovo Sindaco di Guidonia Montecelio a meno di un cambio sostanziale della sua strategia politica.

Questa ipotesi verosimile spinge i 19 consiglieri di maggioranza a ritenere che dei 19 “ne rimarranno solo 5/6” di cui uno è certamente il candidato Sindaco e altri due (uomo e donna) quelli da lui sostenuti.

Dato che i nomi dei due “fortunati” sono da tempo noti per espressa ammissione del Sindaco Rubeis i posti residui restano 2/3 con 17 contendenti.

Ardua contesa, verrebbe da dire! Se non fosse che l’aumento di quei posti (anche di un paio di unità) può passare solo attraverso la detronizzazione del capo che, così ridimensionato, forse non avrà la possibilità di riversare sui suoi le sue personali preferenze.

Questione di tattica e di tatticismi, ma spesso in questo Consiglio comunale anche queste cose appaiono vicende da giganti!!!

Ad maiora

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…e i centri estivi?

Circa 200.000 euro: questa è la cifra che sarebbe bastata per far partire anche quest’anno i centri estivi per i bambini del nostro Comune.

Purtroppo nelle pieghe del Bilancio la Giunta Rubeis, impegnata in vicende urbanistiche e a concedere contributi a sagre e feste (basti pensare ai più di 10.000 euro impiegati per la festa di la Botte!), non è riuscita a trovarli.

Conseguenza: niente centri estivi per i bambini… o al limite centri estivi gestiti da un privato a pagamento concedendo gratuitamente le strutture pubbliche.

Ricordo che nell’ormai lontano 2008, quando ero Presidente della Commissione Servizi sociali riuscii a far passare in Commissione e poi in Giunta una variazione di Bilancio e a disporre che i centri estivi fossero erogati in maniera totalmente gratuita ai bambini del nostro Comune.

I malevoli diranno che erano altri tempi. Io rispondo: è vero c’erano più risorse nelle casse del Comune ed anche in quelle dei cittadini, ma certamente le risorse venivano allocate con maggiore ponderazione e giudizio.

Ricordo che questa amministrazione ha tagliato ai servizi sociali negli ultimi due anni circa 1 milione e mezzo di Euro. Forse è stato il settore “più tagliato” in un periodo in cui il servizio sociale può rappresentare l’unica seria risposta che l’Ente locale può dare alla crisi ed ai suoi effetti.

La verità è purtroppo un’altra. Manca l’indirizzo politico, manca una Giunta ed un Sindaco che sappiano fare le scelte giuste di Bilancio.

Nei corsi di preparazione all’attività politica che feci da poco più che adolescente una delle prime cose che insegnavano era questa: le politiche e gli indirizzi si determinano, innanzi tutto, con le scelte di Bilancio.

Rubeis e i suoi hanno forse bisogno di qualche ripetizione da svolgere… a casa!

Ad maiora

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LA GIUNTA RUBEIS E LA BUONA-CATTIVA NOTIZIA

L’opera di sistemazione strade, fogne e impianto idrico, portata avanti, con una accelerazione senza precedenti dall’Amministrazione Lippiello, con la giunta Rubeis al governo ha subito uno stallo, che ha interrotto il cammino virtuoso precedente,  che aveva sollecitato anche l’ACEA ad intervenire nel merito. All’epoca, infatti,  il finanziamento era stato dall’ACEA raddoppiato, da sei milioni a 12 milioni di euro, grazie anche al mio personale interessamento. Ora, a causa di una colpevole inerzia,  la  giunta Rubeis  ha perso la metà del finanziamento ACEA, cioè 6 milioni di euro, con i quali si sarebbe potuto procedere al rifacimento di tutte le strade. Questa è la cattiva notizia.

Quella buona lo è soltanto a metà. In questi giorni, infatti, partiranno i lavori per il rifacimento di alcune strade della Circoscrizione Villanova-La Botte. Le strade interessate sono le seguenti:  Via Cavour,Via Guerrazzi, Via Mazzini, Via Oberdan, Via Ricciotti, Via Morandi, Viale dei Colli e Via di Colle Nocello.

Tale intervento, però, risulta insufficiente in quanto ci sono strade altrettanto e forse più malridotte, che non sono state prese affatto in considerazione.

Permettettemi, ma l’improvvisa attenzione al problema del rifacimento delle strade desta, a mio avviso,  qualche sospetto: questo tipo di intervento uscito, come il coniglio, dal cilindro magico dei giocolieri, non sarà stato fatto, per caso, dalla pessima Amministrazione Rubeis,  ad arte esclusivamente per FINI PREELETTORALI, in ossequio al noto detto dei cittadini “ci sono le elezioni e allora rifanno le strade”?

Sono sempre più convinto che la nostra città meriti amministratori, che, invece di  fare soltanto “scenografia” e di portare l’acqua al proprio mulino, sappiano interpretare le reali esigenze dei cittadini e siano solerti nel realizzare con tempestività (non soltanto in fase preelettorale) le loro giuste aspettative.

Ad maiora.

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L’INAUGURAZIONE

Cari amici,

dopo un consistente intervallo di tempo, dedicato alla riflessione politica, torno a voi con questo post, per fare alcune considerazioni.

Finalmente, dopo anni di restauro, il Cinema imperiale di Guidonia è stato inaugurato. Al di là delle polemiche, delle gaffe e delle assenze significative, mi preme sottolineare un fatto, che ha colpito la mia sensibilità di uomo, prima che di cittadino e di consigliere comunale e che apprendo dai giornali locali, poiché volutamente non ho partecipato alla Kermesse esibizionista organizzata per l’evento.

Udite, udite! Innanzitutto l’evento viene suddiviso in due giorni, un fatto che non serve certo ad avvicinare le istituzioni ai cittadini: il primo per le autorità, il secondo per il pubblico ammesso su prenotazione. A mezzanotte del primo giorno, inoltre, viene organizzato il buffet per i partecipanti esclusivi (le autorità), costato 7 mila euro (soldi nostri), cosa che non avverrà, ovviamente, dopo la replica, con spettacolo ridimensionato, del giorno dopo, quello riservato ai comuni cittadini. Tutto questo è una bella prova  di egualitarismo e di democraziaI

La cosa in sé potrebbe anche passare inosservata, ma a me, che ritengo la cosa pubblica un bene di tutti i cittadini senza distinzione di ruoli, ha suscitato un certo imbarazzo, se non addirittura  indignazione.

Chi oggi è al governo, il Centrodestra, dovrebbe amministrare con più oculatezza. E  quella, di cui ho detto, è soltanto la metafora di un modo di gestire la cosa pubblica a dir poco caotico, in cui a prevalere non sono certo i sacrosanti diritti dei cittadini, ma spesso gli interessi di parte. Troppe sono le cose, infatti, che non funzionano: dalla differenziata al piano di urbanizzazione…

Ci auguriamo di tornare al più presto al governo per non consentire che la nostra città diventi irriconoscibile e in preda al caos.

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Buona Pasqua

La logica ti porta da A a B. L’immaginazione ti porta ovunque!

Albert Einstein

Buona Pasqua!


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LA RISPOSTA DI MONTI

Al politologo Galli della Loggia , che, in un editoriale sul Corriere della sera del 25 marzo u.s., ha espresso un giudizio complessivamente negativo sul governo uscente, Monti ha risposto dettagliatamente e senza tentennamenti.

Riporto di seguito alcuni passi della risposta di Mario Monti.

(Le asserzioni contenute nell’articolo) “(…) mi fanno ritenere che l’autore non abbia colto le motivazioni del progetto politico di Scelta civica né i vincoli entro i quali questa atipica esperienza politica si è collocata (…) tra cui il duro vincolo di salvare l’Italia dalla crisi finanziaria. L’autore ci rimprovera, forse giustamente, di  non aver avuto “la capacità di parlare ai cuori più che alle menti”. Quella capacità l’avevano, e l’hanno molto esercitata, i precedenti governi di Centro-sinistra e di Centro- destra, che però per 15 anni, sempre pensando alle prossime elezioni, non avevano fatto né le riforme per la crescita e l’occupazione né quelle necessarie per un finanza pubblica sostenibile”. [….]. (Noi abbiamo preferito un progetto) “fondato sul realismo e sulla responsabilità, non sulle illusioni”.

Parrà incomprensibile ad un politologo che ci sia chi governa per realizzare  non il consenso, ma ciò che ritiene essere (…) l’obiettivo vitale per la sopravvivenza del Paese (…) Perché in Italia(…),a differenza di altri Paesi, i durissimi  sacrifici non hanno portato alla rivolta sociale o di piazza?”.

“ Parrà ancora più incomprensibile a un politologo che ci sia chi proponga alle elezioni un progetto che non concede nulla al populismo e alla demagogia”. […] “Ma questa Scelta civica – penserà il politologo – ha fatto proprio di tutto per perdere le elezioni!” […] “Chi governa così, chi si presenta così alle elezioni secondo Galli della Loggia denota “scarsa capacità di leaderschip”.” (…) E’ migliore leader chi cerca (…) di guidare il Paese verso quello che considera l’interesse generale e cerca il consenso degli elettori su ciò che è poco gradevole, ma a utile a lungo termine, o chi cerca (…) di assecondare gli elettori proponendo proprio ciò che essi vogliono vedersi proporre perché più gradevole anche se più dannoso a più lungo termine? (…) Ai politologi l’ardua sentenza!”.

[…]” Se non ci fossero stati quei voti a Scelta civica , provenuti in particolare dalla Destra, la coalizione PDL-Lega sarebbe ora in grado di formare il governo e, dal 15 aprile, di eleggere il presidente della Repubblica”.

(Concludendo)“Scelta civica, caro prof. Galli della Loggia, non ha compiuto quello che lei e io consideriamo un errore: non si è contrapposta agli elettori della Destra. Anzi, ne ha sollecitato il voto. E sono sorpreso che tanti abbiano scelto Scelta civica e non il Pdl, che pure recava nella scheda il profumo dei soldi, il rimborso dell’IMU”.

Ognuno di noi tragga da queste riflessioni le proprie conclusioni!

Ad maiora.

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