Concorso pubblico

Per tutti gli interessati…
E’ in pubblicazione un Bando Concorso Pubblico 6 posti Cat. C1 Tecnico del Comune di Guidonia Montecelio.
Mi sembra una buona opportunità!
Per info clikkate su www.guidonia.org
Ad maiora
Aldo

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Elezioni

Dopo una lunga pausa riprendo a scrivere su queste pagine.
Come tutti voi sapete sono stato direttamente impegnato nell’ultima consultazione amministrativa.
Sarà doverosa una più attenta analisi del voto, tuttavia per questa è necessario qualche giorno in più e mi limito ad illustrare dati e fatti lasciando ad un successivo post la disamina dei dati.
Come sapete il progetto ambizioso e coraggioso del PD pur riscuotendo larghi consensi, non è riuscito a sopravanzare il messaggio del Pdl e di Berlusconi.
Pertanto al centro – destra l’onere e l’onore del Governo nazionale rispetto al quale saremo seri, ma vigili.
Con riferimento alle amministrative per fortuna l’amico Nicola Zingaretti ha conquistato, pur se con qualche patema, la Presidenza della Provincia. Purtroppo invece dopo 16 anni abbiamo perso il Comune di Roma e Francesco Rutelli è stato sconfitto al ballottaggio nel confronto con Gianni Alemanno.
Per quanto mi riguarda ho incassato 12949 prefrenze di cui ringrazio tutti e ciascuno e che danno il conto di un consenso generalizzato e diffuso verso il progetto del PD, verso la mia persona e verso l’impegno di un’amministrazione comunale non perfetta, ma su molti temi efficace. La campagna elettorale, pur se partita in ritardo, è stata una splendida esperienza dal punto di vista umano e mi ha permesso di conoscere realtà, problemi ed eccellenze del nostro territorio che prima ignoravo rapporttando sempre con esse in modo sobrio e attento. E’ stata un’avventura faticosa vissuta col sostegno forte degli amici di sempre e con qualche assenza illustre, che dà il conto di come ci sia ancora molto da lavorare sulla via dell’innovazione in seno al PD e di come la politica di potere faccia fatica a considerare un valore il passaggio di testimone e il sostegno alle nuove generazioni. Il cammino è ancora lungo, ma molta strada è stata percorsa e il futuro è segnato. Grazie ancora a tutti per l’affetto e la solidarietà da cui sono stato circondato.
Ad maiora e viva il Partito Democratico

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Indipendenza del Kosovo

Ieri il Primo ministro kosovaro Hashim Taci ha pronunciato la dichiarazione di indipendenza del Kosovo.
Ritengo sia un fatto positivo, che, però, come tutti i fatti intrinsecamente positivi presenta fattori di criticità estrinseca.
Il primo problema che si pone è endogeno. Come si atteggerà il nuovo Stato indipendente nei confronti delle minoranze interne e specie nei confronti di quella serba (… insomma la solita riproposizione della questione balcanica). L’altra questione è esogena: l’ulteriore frammentazione dell’universo jugoslavo sarà fattore di unita, di coesione e di pace o ancora di odii e di guerra? Penso che molto dipenderà dall’atteggiarsi nel Governo kosovaro, che avrà il pesante compito di mantenere equilibrio e sobrietà.

Queste le questioni in campo, poi ci sono i fatti. Innnazitutto le forti resistenze della Serbia che da sempre si oppone all’indipendenza della regione a maggioranza etnica albanese. Il governo serbo ha chiesto alla comunità internazionale di non riconoscere l’atto unilaterale di indipendenza, invitando il segretario generale Ban Ki Moon a ordinare l’annullamento di qualsiasi proclamazione di sorta da parte di Pristina.

Vuk Jeremic, giorni fa aveva avvertito che una dichirazione unilaterale “costituirebbe un precedente che avrebbe conseguenze nel mondo intero, portando a una cascata incontrollata di secessioni”. Il ministro serbo ha usato toni duri nei confronti del Kosovo: “Noi non riconosceremo mai l’indipendenza del Kosovo. Non adesso. Non tra un anno. Non tra dieci anni. Mai. Perchè il Kosovo e Metohija rimarranno una parte della Serbia per sempre”.

A fianco della Serbia in questo braccio di ferro con la comunità internazionale, si è immediatamente schierata la Russia, alleato storico di Belgrado. Vladimir Putin ha affermato senza mezzi termini che la dichiarazione di indipendenza unilaterale del Kosovo sarebbe “un atto immorale e contrario al diritto”, e chi la riconoscerà dovrebbe vergognarsi. Mosca ha già ricorso al Consiglio di sicurezza Onu contro la dichiarazione di indipendenza.

L’UE assume un profilo cauto poichè differenziato. I paesi connessi alla serbia e all’ex impero sovietico legati da vincoli economici alla Serbia come la Romania si sono detti contrari alla dichiarazione unilaterale di indipendenza, gli altri favorevoli.

Notizie delle ultime ore ci dicono di un’adesione della Cina alla richesta russa di un Consiglio ONU straordinario.
A mio avviso tutto questo fermento non è da prendere sottobanco. Quando si parla di Balcani è sempre meglio non sottovalutare i fenomeni (historia docet).

Ad maiora

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Brevi, in attesa dell’analisi del voto

Alcuni dati del Congresso locale del PD. 13 ore di votazioni, 9.600 tessere e tanto movimento. Un po’ di confusione e certamente qualche pasticcio, tuttavia nel complesso una prova discreta date le dimensioni dello sforzo. In queste ore piovono già le critiche sul risultato dopato e gonfiato dai voti di gente di destra! Non so se è così, spero di no e spero che un briciolo di coscienza sia rimasta nella dirigenza locale. I numeri sono però aridi e non evocativi e i numeri parlano di un successo con alcune ombre, ma sempre un successo.
Per quanto mi riguarda sono stato eletto delegato all’Assemblea provinciale con 2000 voti ca. Un bel successo personale che mi gratifica e mi inorgoglisce e so che inorgoglisce anche molti di voi.
G R A Z I E a tutti e andiamo avanti!
Ad maiora

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Compleanno!

Oggi è il compleanno del GURU! Auguri a Peter Gabriel, che compie 58 anni.

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…vicini al 10 Febbraio

…tanto vale chiarire le dimensioni e i caratteri dello scontro politico a Guidonia. Come ho avuto modo di specificare su queste pagine, ma anche nelle sedi politiche deputate, il vero motivo dello scontro politico istituzionale in corso è l’identificazine dell’ egemonia politico-culturale all’interno del nuovo soggetto dove i vecchi equilibri forzati sono completamente saltati. La corsa congressuale di questi giorni così si spiega e da questo è motivata.
Così letta era di fatto inevitabile. Gli accordi forse avrebbero garantito solo le rendite di posizione! Meglio, allora, il confronto leale e vero che chiarisce e identifica. Come tutti sapete sono candidato quale delegato all’Assemblea provinciale del PD. Ero vicesegretario provinciale della Margherita e oggi voglio tentare di appartenere all’organismo provinciale del nuovo partito.
Sono fiero che gli amici abbiano scelto me. E sono fiero degli apprezzamenti personali e collettivi di questi giorni. Mi danno fiducia e mi confortano nel quotidiano impegno.
Vi chiedo come ad ogni scadenza un aiuto importante e l’adesione ad un progetto politico vissuto all’insegna del rinnovamento e finalizzato a dare forza ad una azione amministrativa forte e risoluta.
Ad maiora
Aldo

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…la fine di un governo

Riporto dal sito del PD

E’ IL TEMPO DELLA CHIAREZZA, DELLA RESPONSABILITA’, DELLA SERENITA’

26 Gennaio 2008

Un appello al senso di responsabilità nazionale di tutti per dare vita ad un governo capace di affrontare le riforme istituzionali o quanto meno di portare a termine il varo di una nuova legge elettorale che dia stabilità e governabilità al Paese. Walter Veltroni, intervenendo oggi all’incontro dei Liberal del Pd, ribadisce la linea con la quale il Partito democratico ha deciso di affrontare la crisi seguita alla caduta del governo Prodi. Linea peraltro già esplicitata in modo unitario dopo la prima riunione dell’unità di crisi – un vertice composto dalle maggiori personalità politiche del partito – con la quale il Pd sta affrontando la delicata situazione istituzionale.

Prendendo parola oggi a Roma, il leader democratico sottolinea come “precipitare verso le elezioni” sia “in contraddizione con il senso di responsabilità” che, in un momento così travagliato e delicato per democrazia, tutte le forze politiche dovrebbero anteporre agli interessi particolari. Un messaggio chiaro a quelle “forze sane”, politiche e non, “del Paese reale” che hanno espresso le loro preoccupazioni per un ritorno al voto in queste condizioni, considerate strutturalmente inadeguate. Un messaggio altrettanto diretto a chi, invece, in questo momento, sembra disinteressarsi di ciò che è necessario per il nostro Paese.

E’ con questo spirito che il segretario del Pd rivela di aver molto apprezzato le parole del presidente di Confindustria Luca di Montezemolo che proprio ieri ribadiva tutto il suo scetticismo per un’immediata indizione di elezioni anticipate. Ugualmente, il sindaco di Roma esprime il suo giudizio positivo per quanto detto dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e per la posizione assunta da alcune forze politiche consultate in questi giorni dal presidente Napolitano. “E’ positivo che abbiano sostenuto di essere contrarie alle elezioni anticipate e a favore di un governo che riscriva le regole del gioco. Allo stesso modo – aggiunge – giudico di grande importanza quello che ha detto Casini parlando della necessità di un esecutivo di responsabilità nazionale”.

E’ proprio con lo stesso spirito che il segretario del Pd critica invece le posizioni che in questi giorni stanno andando assumendo le due maggiori forze politiche del centrodestra, Forza Italia e Alleanza Nazionale, che spingono per un immediato ritorno alle urne, pur in condizioni ampiamente precarie da un punto di vista istituzionale. “Il centrodestra – afferma Veltroni – si ripresenterebbe alle elezioni con un’alleanza da vecchia stagione, fatta di coalizioni eterogenee e di incapacità di avere senso di responsabilità”. Il giudizio più duro è proprio per l’atteggiamento di profonda incoerenza che ha assunto Allenanza Nazionale: “Prima ha votato a favore della legge Calderoli, poi ha promosso il referendum per abrogarla quando bastava non averla votata in Parlamento per non dover disturbare tante persone, e ora vuole andare a votare con quella stessa legge contro la quale ha promosso il referendum. Una posizione incomprensibile”.

Quanto ai margini per giungere ad una nuova legge elettorale condivisa, veltroni si mostra fiducioso. “C’è uno spazio intermedio tra la prima e la seconda bozza Bianco in cui si può trovare una soluzione. Le condizioni ci sono”. Arrivare ad un nuovo sistema di voto è d’altronde la condizione necessaria per iniziare a riformare un assetto che non è riuscito in questi anni a dare i frutti sperati. “Servono maggioranze coese – sottolinea il numero uno del Pd – un programma fatto in libertà dalle forze che si propongono di governare il Paese e non mediato dalla necessità di mettere insieme tutti: questa è la garanzia di riformismo”. Quanto alle alleanze, Veltroni conferma di “guardare con interesse alla nascita della Cosa Rossa”, si dice sicuro che la collaborazione nei governi locali “possa continuare”, ma “a livello nazionale si deve arrivare a programmi chiari e ad alleanze che in quei programmi si riconoscono: è tempo della chiarezza, della governabilità, della serenità”.
del PD

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PD: è quasi fatta

Dopo la definizione degli organi nazionali e regionali del Partito Democratico, nei prossimi giorni si definiranno anche gli organi provinciali e locali.
Dopo un po’ di confusione sui regolamenti congressuali sembra che finalmente si riesca a capire un po’ di più del meccanismo di elezione che mi sembra ben fatto anche se ci sono a mio avviso delle imperfezioni che tuttavia la Democrazia aiuterà a mitigare.
Il congresso locale e l’ elezione dei delegati provinciali avrà luogo il prossimo 10 di Febbraio e sembrano contendersi la maggioranza per lo meno due piattaforme fra loro differenti e antagoniste.
Avrò modo successivamente, dato che molti di voi me lo chiedono, di darvi conto delle diverse posizioni e delle menzionate piattafome programmatiche. La cosa positiva è che ritengo che il PD locale nasca con le giuste gambe ossia con la partecipazione libera e democratica alla fase di costruzione.
Speriamo che gli organismi tecnici (sic!) che presiedono alla scrittura delle restanti regole aiutino il confronto democratico e non si distinguano per la apposizione di ulteriori lacci e lacciuli oltre che ritardi e tatticismi anacronistici.
Alcuni degli attenti lettori di queste pagine mi hanno fatto richiesta di poter partecipare attivamente alla costruzione del nuovo partito, che entusiasma e dà speranze. Per i restanti comunico tale possibilità e vi invito a scrivermi per avere ulteriori delucidazioni.

Ad maiora

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60 Anni della nostra Costituzione

Nel Consiglio del 18 Gennaio u.s. ho presentato un ordine del giorno relativo e concernente i sessant’anni della nostra Costituzione.
La Costituzione della Repubblica fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 con 453 voti favorevoli su 515 presenti e votanti (62 furono i voti contrari). Venne promulgata il 27 dicembre del 1947 con la firma di Enrico De Nicola (Capo provvisorio dello Stato), Umberto Terracini, Presidente dell’Assemblea costituente e Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio dei Ministri ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
L’o.d.g. presentato è passato all’unanimità anche se c’è stato il tentativo dei soliti vecchi apparati di partito (sempre gli stessi!) di speculare anche su questo tema innestando temi propagandistici e fuorvianti.
Il dato interessante è invece che il voto è stato unanime e condiviso da tutte le forze politiche presenti in Consiglio.
Con questo o.d.g. abbiamo invitato “il Sindaco e la Giunta a porre in essere tutte le iniziative necessarie a celebrare la ricorrenza dei sessanta anni della promulgazione della nostra Carta costituzionale così come richiesto dalla importanza della ricorrenza medesima.”
Mi sembra un atto dovuto a sessant’anni dalla sua entrata in vigore. E’ un tempo storico sufficientemente lungo per consentirci di guardare con un certo distacco alle vicende che hanno dato origine alla fondazione della Repubblica italiana ed alla Costituzione che ne ha definito l’identità, incarnandone la sua sostanza democratica. E’ un tempo storico sufficientemente lungo per fare un primo bilancio della vitalità della nostra Carta Costituzionale, chiederci se i suoi principi ed i suoi valori sono ancora indispensabili per il nostro futuro, se la sua architettura delle istituzioni è ancora valida, oppure se genera inefficienza o altri mali, come ci annunciano quasi quotidianamente i suoi detrattori. Uno degli indici più inquietanti del contesto culturale del nostro tempo è dato dal fatto che noi viviamo confinati in un eterno presente. Qualunque sia l’argomento, il dibattito politico viene sviluppato escludendo ogni consapevolezza del passato, anche recente, e rifiutando di confrontarsi con qualunque progetto di futuro. Noi viviamo immersi nel presente, come se non avessimo un passato e come se non dovessimo preoccuparci del nostro futuro. Non c’è da meravigliarsi, quindi, se l’incultura degli attuali ceti dirigenti travalica nel senso comune e produce un diffuso analfabetismo politico di ritorno, per effetto del quale la resistenza diventa un capitolo archiviato negli scaffali della Storia, come le guerre puniche, e la Costituzione da essa generata , una mera tecnologia per l’organizzazione dei poteri pubblici, da relegare – eventualmente – nell’archeologia industriale. Invece, “noi – come ha avvertito Benedetto Croce – siamo prodotti del passato e viviamo immersi nel passato”1. Ed io aggiungo che possiamo costruire un futuro solo se manteniamo il rapporto di intelligenza morale con il passato che ci ha prodotti. Se vogliamo interrogarci sull’attualità della Costituzione, è dal passato che dobbiamo partire per capire il senso della svolta operata dall’umanità nel 1945, di cui la Costituzione italiana, costituisce un capitolo, per noi italiani certamente il capitolo piu felice.

Ad maiora

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Museo al San Michele…!

Pubblico, oggi, la lettera che il Dott. Moscetti, uno degli uomini più impegnati nella valorizzazione culturale del nostro territorio, ha scritto al Sindaco Filippo Lippiello con riferimento alla necessità di realizzazione di una sede museale nel nostro Comune. Ho intenzione di sostenere formalmente in consiglio comunale questa istanza e, pertanto, ho necessità di far conoscere la tematica il più possibile.

Al dott. Filippo LIPPIELLO
Sindaco di Guidonia Montecelio

NOSTOI. Il ritorno a casa

Gentile Sindaco,

l’anno 2007 appena concluso è stato per Guidonia quello in cui dovevamo e volevamo innamorarci del futuro, per “raggiungere obiettivi con capacità e coraggio” e “proiettarci verso lo sviluppo, la crescita, il successo del nostro territorio e della sua gente…”

Affinché questo innamoramento non divenga ancora una volta, per i cittadini di Guidonia, persuasione della vanità delle nostre illusioni in un avvenire migliore per il nostro territorio, suggerirei per l’anno appena iniziato di “innamorarci del passato per sperare nel futuro”.

Nostoi sono per i greci i viaggi per tornare a casa, intesi anche come recupero delle origini e delle radici ovvero come tentativo di rivisitare e riconquistare valori prima ripudiati.

In questo senso non posso che plaudire al mirabile progetto per ridare vivibilità alla civica piazza di Guidonia da Te commissionato a un maestro dell’architettura come Portoghesi.

Ma non basta, è giunto il momento di valorizzare gli straordinari giacimenti culturale offerti dal nostro territorio

Nostoi. Capolavori ritrovati è anche il titolo di una mostra, in corso al Palazzo del Quirinale a Roma con straordinario successo di pubblico, di cui ha parlato anche il Presidente Napolitano nel suo messaggio di fine d’anno agli italiani.

Ha detto infatti il Capo dello Stato: “Dovunque mi sia recato in visita quest’anno in Europa e fuori d’Europa ho constatato quanto grande sia la forza di attrazione del nostro patrimonio storico-artistico e culturale, antico e moderno. Un patrimonio che parte da lontano, come ci dice in questo momento la straordinaria mostra delle opere illegalmente sottratte e ora recuperate all’Italia, grazie ad un esemplare sforzo congiunto delle istituzioni e dei corpi dello Stato. È una mostra ospitata al Quirinale…”

Come icona di questa mostra celebrata dal Presidente della Repubblica è stata scelta una statua marmorea di straordinaria fattura raffigurante Vibia Sabina, moglie dell’imperatore Adriano, illegalmente sottratta al nostro paese e finita al Museum of Fine Arts di Boston.

Questo capolavoro di cui il ministro Rutelli non fa che celebrare la bellezza ad ogni mostra da lui inaugurata, ha solleticato la mia professionale curiosità riguardo al luogo del ritrovamento. Infatti nel catalogo della mostra Vibia Sabina. Da augusta a Diva, svoltasi a Villa Adriana, era indicata come provenienza della statua la stessa Villa Adriana. Successivamente nei discorsi ufficiali si è parlato di una generica provenienza “dal territorio tiburtino”, e infine nel catalogo della mostra in corso al Quirinale la provenienza non è più indicata.

La mie ricerche sulla misteriosa ma non troppo provenienza della statua sono state ripagate da una straordinaria scoperta. Un articolo del settimanale LEFT. Avvenimenti, n. 47 del 1 dicembre 2006 dal titolo Un popolo di tombaroli, dedica la copertina e riporta un’intervista di una vecchia conoscenza, quel Pietro Casasanta definito Archeologo & tombarolo (sic!), divenuto tristemente famoso per aver trafugato illegalmente all’Inviolata di Guidonia, nel ’92, l’ormai celeberrimo gruppo scultoreo della Triade Capitolina.

Nella lunga intervista rilasciata alla giornalista Daniela Preziosi tra le altre cose (pag.12-13) Casasanta afferma:”Ho visto il Ministro Rutelli in TV, tronfio e orgoglioso che parlava della Vibia Sabina, una statua di due metri che ho trovato nel ’70 alla tenuta dell’Inviolata, vicino Tivoli (sic!)…..Ora il museo di Boston ha deciso di rimandarla in Italia….

D.:Come è arrivata a Boston la Vibia Sabina?

R.: E che ne so? Io l’ho venduta ad un mercante…

D.: Com’è arrivato alla Vibia Sabina

R.: L’ho trovata nel ’70……….Sono finito all’inviolata e ho scoperto che era un giacimento archeologico incredibile….

Mi fermo qui, se vuoi, potrai leggere l’interessante e istruttivo articolo che allego alla presente.

Nell’intervista emerge innanzitutto in quanta poca considerazione viene tenuto il nostro Comune, che infatti non viene neppure nominato sia dall’intervistatore che dall’intervistato. L’Inviolata si trova vicino Tivoli….

Caro Sindaco, come ricorderai, narra la leggenda che Romolo, dopo aver fondato Roma e raccolto sul Campidoglio abitatori per la nuova città, si accorse che mancavano le donne: perciò durante le feste di Censo, a cui erano accorsi con le mogli e le figlie gli abitanti delle città vicine, ad un segnale convenuto i Romani rapirono le fanciulle (Ratto delle Sabine).

Oggi a distanza di secoli la storia si ripete. Dopo la Triade rapita dai Prenestini, Guidonia assisterà imbelle al Ratto di Sabina (Vibia)? O forse in un sussulto di orgoglio il Sindaco di Guidonia farà finalmente sentire la sua voce a Roma (Padrona) e Tivoli (Superba) e l’esigenza di una equa distribuzione delle risorse culturali all’interno dell’area metropolitana che deve finire di essere considerata, particolarmente nel caso di Guidonia, solo come un territorio dove localizzare servizi e infrastrutture sgradite altrove.

I Nostoi (ritorni) delle due eccezionali opere scultoree della Triade e di Vibia Sabina, che legittimamente appartengono a Guidonia e ai suoi cittadini, insieme alla valorizzazione del Parco fantasma dell’inviolata, non possono continuare ad essere abusati slogans elettorali per politici in cerca di visibilità

L’amministrazione comunale con in testa il Sindaco e l’intero Consiglio hanno il dovere morale di fare tutto il necessario per ottenere dal Ministero dei Beni culturali il ritorno a casa di questi capolavori.

Per raggiungere questo obiettivo è in primis necessario – come insegnano le vicende e gli esempi dei bronzi dorati di Cartoceto di Pergola e del Satiro danzante di Mazara del Vallo – creare finalmente nel nostro comune una struttura museale atta ad ospitare degnamente reperti tanto importanti ovvero restituire finalmente il Chiostro del S. Michele a Montecelio, dopo anni di colpevole abbandono e uso improprio, a quella destinazione culturale per la quale furono a suo tempo erogati i fondi per il suo restauro. Con il trasferimento dell’Antiquarium comunale al S. Michele Guidonia Montecelio avrà uno dei musei più belli della provincia di Roma e potrà degnamente ospitare gli eccezionali reperti restituiti dal suo territorio.

E non mi si venga a dire che nel Bilancio Comunale non possono essere reperite le poche decine di migliaia di euro sufficienti allo scopo !.

Con l’inaugurazione della rinnovata Piazza civica, l’inaugurazione del nuovo Antiquarium, il rilancio del Parco dell’Inviolata, con conseguente chiusura della discarica – la cui ubicazione è stata la più scellerata scelta di tutta la storia della classe politica di Guidonia – la nostra città potrà veramente definirsi “città degli eventi” e della cultura.

Con capacità e scelte coraggiose ogni obiettivo può essere raggiunto, per continuare ad innamorarci del futuro…

Tanto ti dovevo

Con stima,

Eugenio Moscetti

Guidonia 02 gennaio 2008

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